Secondo l'edizione di oggi del Corriere del Mezzogiorno, un crocevia importante quello di Sassuolo. Una vittoria del Napoli non si registra dall’anno solare 2014, ben cinque anni. Un campo sempre molto difficile quello di Reggio Emilia. Anche allora, il Napoli non attraversava un buon periodo. In panchina c’era Rafa Benitez e il suo 4-2-3-1, ma al suo ultimo anno alla guida del Napoli. Una stagione che avrebbe segnato il suo addio all’Italia (11 le sconfitte in campionato). Con il Sassuolo andò a segno Josè Callejon tutto solo a porta vuota servito da Higuain con uno splendido assist (la stagione prima era finita 2-0 con reti di Dzemaili e Insigne il 16 febbraio del 2014). Altri tempi, altri calciatori, ma lo spagnolo è ancora in maglia azzurra a macinare chilometri e ad essere insostituibile, a dispetto di quanti lo vedono già lontano da Napoli e in rotta con la società. Additato come uno dei rivoltosi, lo spagnolo non lesina energie anche se non è molto efficace in zona gol. In quella stagione il Napoli chiuse il girone d’andata all’ottavo posto, poi riuscì a risalire la china e a piazzarsi in quinta posizione, utile per l’Europa League. Ma non bastò per la conferma del tecnico spagnolo che pure aveva portato calciatori del calibro di Mertens, Koulibaly, lo stesso Callejon e Higuain. Insomma, l’ossatura della squadra che ha fatto tremare la Juventus e ha dettato legge in campionato poi con Sarri, mostrando un calcio invidiato da tutta Europa. Ora il Napoli si ritrova più o meno nella medesima situazione. E’ all’ottavo posto in campionato, lontano anni luce dalle posizioni di vertice e allo sbando dal punto di vista mentale. Gattuso è stato chiamato a dare la medicina giusta, sta cercando di caricare un ambiente depresso e soprattutto fare leva sui calciatori per trovare orgoglio e soprattutto una vittoria che manca da otto turni, dalla vittoria con il Verona del 19 ottobre. Ma non sarà facile. In questi anni con il Sassuolo sempre cocenti delusioni. L’ultimo match è finito 1-1 con il solito Berardi (autentico spauracchio azzurro) a recitare la parte del leone. Insigne riuscì a mettere le cose a posto per il pareggio. Sarri non è riuscito mai a battere i neroverdi, un confronto che è costato anche la qualificazione alla Champions (2017) e lo scudetto (2018). La squadra di De Zerbi, sia per il brillante momento, che per la tradizione, non sembra proprio l’ avversario adatto per il match d’addio dell’ anno solare 2019. Gattuso spera ovviamente il contrario, nel confronto numero 13 (magari sarà fortunato) della storia delle due formazioni (settima in casa emiliana).