Oggi sul Corriere del Mezzogiorno il giornalista Vittorio Zambardino commenta il risultato del Napoli a Roma e le conseguenze del calciomercato invernale:
Il guaio lo ha fatto Antonio, che ci ha portato al primo posto e ci ha illuso. Adesso la piazza vuole lo scudetto. E si è spaventata per i segnali di stanchezza affiorati domenica a Roma, gli stessi che hanno costretto Conte a una difesa arroccata che ha messo la squadra e il risultato alla mercé dell’avversario.
Il timore è che la coperta sia corta: esistono gli infortuni, le squalifiche, il logorio mentale, che forse all’Olimpico si è per la prima volta mostrato con chiarezza, visto che la squadra poteva allungare sull’Inter e ha fallito l’obiettivo: il cannibale è diventato vegetariano.
Tutte queste cose non le diciamo noi per malignità. Le dice da quarantotto ore tutta la città. Lo dicono i media. Lo dicono i tifosi sui social. Non è un plebiscito. Ci sono i difensori, ci sono quelli che lanciano accuse contro gli «odiatori». I quali non mancano. Ma qui ci sono timori e domande di buon senso. E il dubbio, mica tanto tale, che in fondo alla società non interessi poi molto vincere il campionato ma solo arrivare ai soldi della Champions. Così come la vendita di Kvara è servita a riequilibrare il bilancio societario e magari a fare un po’ di ginnastica finanziaria per incassare interessi. Va tutto bene, purché sia chiaro che è così.
E quindi la domanda iniziale ritorna con forza: ma visto che Antonio tutto questo lo sa, lui è d’accordo? È tranquillo? Anto’, nun ce lassà.