Domenica sera contro il Milan il capitano è stato Giandomenico Mesto, non una presenza particolarmente rappresentativa né in campo (ha giocato pochi scampoli di gare) né nello spogliatoio. Con grande rispetto per la professionalità di Mesto, l’effetto di vederlo capitano per l’assenza di Marek Hamsik non è stato dei migliori. La decisione ha spiazzato chi aveva creduto che Rafa avesse investito Gonzalo Higuain di una responsabilità ulteriore, quella di recitare il ruolo di leader. Rafa aveva pungolato il Pipita, gli aveva chiesto di essere il portabandiera di una squadra che in campo non riusciva ad esprimere la personalità di un leader. Higuain è il calciatore più forte del Napoli, proprio come venti anni fa lo era Diego Maradona, e la fascia di capitano ha un significato oggi come allora. Nello spogliatoio di Benitez vige la regola dell’anzianità , ecco perché la fascia è stata data a Mesto, ma rispetto ad una situazione contingente in cui la squadra ha bisogno come il pane di un punto di riferimento in campo bisognava darla ad un giocatore che fosse in grado di esprimere in maniera forte la sua personalità . Mesto non si sarebbe dispiaciuto. La controindicazione: Higuain avrebbe onorato la fascia? Il Pipita è un campione indiscutibile, ma finora non ha dimostrato grande attaccamento alla maglia. Ma dopo il monito - «deve essere lui il leader» - Rafa doveva metterlo alla prova. Non ce ne vorrà Mesto, ma la sua posizione è troppo fragile per poter esprimere il valore di un capitano.