Il Corriere del Mezzogiorno sottolinea la prestazione di Mertens contro l'Empoli rimettendo in discussione la gestione delle coppie d'attaco di Ancelotti.
Una giornata da ricordare, un pallone da portare a casa dopo la tripletta all’Empoli, la quarta con il Napoli in queste sei stagioni. Serata speciale per Dries Mertens che entra di diritto nella storia azzurra. Il folletto belga, che ormai tutti a Napoli chiamano Ciro, ha prima eguagliato e poi superato Altafini (97) e Careca (96) nella classifica di tutti i tempi dei marcatori azzurri. Ora è a 98 gol e può presto entrare nel club dei “100” . In testa c’è Marek Hamsik con 120, Diego Maradona con 115, Attila Sallustro con 108, Edinson Cavani 104 e Antonio Vojak con 103. Un ristretto novero di campioni e la storia è lì a un passo: Mertens vuole scriverla ancora. Ha ancora due anni di contratto, anche se quest’estate è stato contattato da alcuni club cinesi e anche in Premier avrebbero fatto follie per lui. Ha deciso di restare e soprattutto di segnare, a dispetto di quanti dicono che il Napoli non abbia un attaccante di razza. Un’altra grande impresa del bomber tascabile che aveva un po’ il dente avvelenato dopo l’esclusione dai titolari contro la Roma: sei gol nelle ultime quattro gare e in dodici giorni.