Ultime notizie SSC Napoli - Leonardo Pavoletti, attaccante del Cagliari ed ex Napoli, ha rilasciato una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport.
Cos’è Cagliari, perché a lei e sua moglie Elisa è entrata nel cuore? E quale gesto, momento, in questi sette anni e mezzo l’ha colpita di più?
«È una città facile, se non hai fronzoli ti dà molto. Clima, mare, servizi, buone scuole, gente rispettosa della tua persona. Regalo con piacere una settantina di maglie l’anno. Mi ha colpito quando insieme all’associazione Domus De Luna consegnavamo la spesa ai bisognosi. Nonostante i mille problemi, in loro c’era un’aria di serenità. Questo è lo spirito di Cagliari. Mi è rimasto nel cuore».
Lei che ruolo potrà avere a Cagliari in futuro?
«Quando smetterò di giocare, dovrò ripartire dal basso. Non farò l’allenatore. Anche l’ambassador può essere un compito da svolgere sperando che il valore abbia un ruolo. Spero di far parte del progetto».
Scudetto a chi?
«Aver giocato a Napoli mi fa dire Napoli, ma sono combattuto: Barella e Acerbi sono cari amici».