Raffaele Auriemma scrive sull'edizione odierna del quotidiano 'TuttoSport': "Giù dalla cattedra, ieri Rafa Benitez ha smesso i panni dell'accademico per indossare quelli del sergente di ferro. A Castelvolturno i calciatori del Napoli sono stati messi al muro dopo il ko di Torino, il quarto in trasferta in campionato, ma soprattutto il secondo di fila: mai con Benitez la squadra azzurra era tornata a casa sconfitta per due volte di fila.
L'insolito report dal campo è stato voluto direttamente dal coach, così da mandare all'esterno il messaggio di un allenatore che quando è troppo, è troppo e che risolve le difficoltà ricompattando il gruppo. Poi ha chiesto un patto da qui alla fine della stagione per raggiungere gli obiettivi, per ottenere di più soprattutto dagli uomini chiave. Quindi, l'analisi dell'episodio che ha portato al gol di Glik: tutti gli azzurri che hanno partecipato a quella disattenzione sono stati fortemente catechizzati. Il trainer madrileno ha sottolineato che le colpe sono di tutti, singolarmente e che gli alibi per qualche intervento infelice in passato di Rafael ormai sono terminati: ora non saranno tollerati altri errori e approcci blanci come quelli di domenica sera. Benitez vuole rivedere lo spirito nato a Doha, quello che non aveva visto a Palermo, con il Sassuolo, oltre all'Olimpico di Torino. Nessuna punizione, ma controllo sì. La giornata libera prevista per giovedì non sarà cancellata, però dopo la gara di domani in Coppa Italia con la Lazio, pare che tutti i calciatori dovranno tornare la sera stessa a Napoli con il bus, tutti assieme, così da non approfittare della giornata libera per spostarsi con l'aereo in altre mete. Pugno duro in guanto di velluto, è cominciato il Rafa 2.0".