Sono passati otto anni dal primo schiaffo europeo dell’era De Laurentiis. Arrivò proprio a Lisbona, nell’ottobre 2008, contro il Benfica, in una di quelle notti che lasciano il segno. Era il primo turno della Coppa Uefa, il Napoli vi era arrivato vincendo l’Intertoto, dopo aver rinunciato alle vacanze estive. Il San Paolo in festa aveva spinto gli azzurri a superare i quotatissimi avversari 3-2 nel match di andata. Ma al Da Luz il Benfica ribaltò tutto: 2-0 e tanti saluti ai sogni europei azzurri, come ricorda la Gazzetta dello Sport. Nel cuore del campo c’è ancora lui, Marek Hamsik che ha smesso da un pezzo i panni di stellina nascente per indossare quelli di leader tecnico e capitano, e passo dopo passo è sempre più vicino all’ambizioso traguardo di raggiungere sua maestà Diego Armando Maradona nella classifica azzurra dei marcatori di tutti i tempi. Marek è carico. Lo capisci dalla postura, dallo sguardo fisso, dalle parole da leader. Stavolta sembra aver lasciato a casa la maschera della timidezza, forse aiutato anche dalle ultime ottime prestazioni.