Zitti, zitti...il silenzio è d'oro: dichiarazioni e tweet che stonano, quando è questione di feeling e buonsenso...

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Zitti, zitti...il silenzio è d'oro: dichiarazioni e tweet che stonano, quando è questione di feeling e buonsenso...

di Claudio Russo – twitter:@claudioruss

"Ma se si parla perchè si ha la lingua in bocca | è meglio muti come pesci, è meglio acqua in bocca | perciò se un bel tacere non fu mai scritto | restiamo zitti noi e lasciam parlare i fatti" (Aeroplanitaliani - Zitti Zitti)

Nel febbraio del 1992 il Festival di Sanremo fu scosso dai 30 secondi di silenzio degli Aeroplanitaliani di Alessio Bertallot durante la loro esibizione. Pubblico a metà tra il sorpreso e l'attonito, scosso dalle non-frasi del gruppo (la canzone era tuttavia passabile, ma tant'è). 

A distanza di 22 anni, il testo torna prepotentemente d'attualità. Per l'ennesima volta in pochi mesi, c'è chi torna a fare notizia pur avendo già lasciato la maglia del Napoli. In qualche occasione per aver espresso pareri negativi su Rafa Benitez, una volta per aver espresso la propria opinione nei confronti di chi, evidentemente, festeggia l'esonero di Walter Mazzarri all'Inter.

Andiamo con ordine, però: 7 agosto ("Con Benitez, bravo allenatore e persona, avevo meno rapporto, con Mazzarri avevo un rapporto. Ho bisogno di sentirmi considerato e sentire la fiducia per dare il massimo"), 3 settembre ("A Napoli non mi sentivo più importante per l'allenatore"), 8 settembre ("Quando approdai al Napoli in panchina c'era Mazzarri, che aveva grande fiducia in me e sapeva come trattarmi, e con lui ho passato un anno perfetto; poi è andato via ed è arrivato Benitez, e sono emersi i primi problemi. Con il tecnico spagnolo non ho mai avvertito la stessa fiducia di prima, così ho perduto un po' di quella gioia nel giocare e ho cercato una nuova sfida"), 14 ottobre ("Sul mio rapporto con Benitez e l'addio al Napoli non voglio più tornare"), 25 ottobre ("La squadra è stata costruita sulla qualità, è bella da vedere ma non ha molto in comune con l’indole napoletana. Loro fanno il meglio possibile ma per i napoletani il massimo è un’altra cosa. Non è il bello e basta. È il cuore, ed è proprio questo che manca nello spogliatoio"), 12 novembre ("Non potevo restare a Napoli se c’era ancora Benitez. Ho giocato gran parte della stagione con un piede dolorante ed ho potuto giocare solamente grazie a delle infiltrazioni. Benitez era consapevole della mia situazione, ma volle schierarmi in campo lo stesso. Ha espresso dubbi sulla mia professionalità in merito ai problemi fisici che accusavo, dicendomi che stavo solamente pensando alla Coppa del Mondo. Così decisi di dire basta e di andare via").

Oggi il tweet polemico: "Se le vostre soddisfazioni le ottenete attraverso eventi negativi di altre persone avete sbagliato qualcosa nella vostra vita...", con conseguenti risposte nei confronti di un tifoso che lo aveva punzecchiato ("Pensi che in momenti negativi sapere che qualcuno va' male possa farti sentire meglio??...bella mentalità").
 
Qual è il senso di tutte queste parole? Troppo facile parlare col senno di poi, quando l'avventura a Napoli si è già chiusa e rimangono soltanto ricordi piacevoli: la rabbia agonistica espressa in mezzo al campo, la miriade di palloni recuperati dai piedi degli avversari, il carattere e la leadership che hanno contraddistinto il suo biennio con la maglia azzurra. Tutto molto bello, ma che stona terribilmente con le dichiarazioni rilasciate negli ultimi tre mesi. Semplice parlare e lasciarsi andare a parole infelici che hanno solo l'effetto di essere scorrette nei confronti di un club del quale si è stati, per un biennio, un pilastro. Meglio dirsi addio nel modo migliore, traendo il meglio dal peggio, separando il momento felice da quello triste.

Non è stato l'unico a parlare con questi toni, altri suoi ex compagni hanno avuto parole poco tenere nei confronti di Benitez dopo le rispettive cessioni, e parole quasi al miele per Walter Mazzarri. Questione di feeling, e di buonsenso. Forse avevano ragione Alessio Bertallot ed i suoi Aeroplanitaliani: "Lasciam parlare i fatti". L'Amburgo, al momento, è ultimo e dopo 11 partite ha 9 punti e soli 4 gol fatti. "E allora zitti, zitti...il silenzio è d'oro..."

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