di Fabio Cannavo (Twitter: @CannavoFabio)
DIMARO - Non sembra un giovane reduce da un campionato Primavera. O almeno, per Sarri non lo è. Sebastiano Luperto, classe 1996, è uno dei difensori a disposizione del mister in questo ritiro di Dimaro. Ancora nessuna offerta per lui e nel frattempo il Napoli lo valuta. Ci sono anche Antonio Romano (’96) e Alfredo Bifulco (’97), ma è Luperto quello che più si è messo in evidenza in questa prima parte di ritiro. Henrique, almeno per ora, viene considerato un esterno di fascia, uno di quelli bloccati. Un’alternativa a Maggio. Luperto, invece, fa spesso coppia con Koulibaly o Albiol al centro della retroguardia. Ha una chance più unica che rara, quella di poter trovare spazio in questa squadra. Un Napoli che raramente, se non con Insigne, ha regalato una simil gioia a qualche prodotto del vivaio. La società di De Laurentiis l’ha riscattato dal Lecce in questa finestra di mercato, qualcosa vorrà significare. Il tempo per crescere c’è, ma l’impellenza d’imporsi nel calcio che conta…pure. Fisico perfetto per recitare la parte del marcatore, del vecchio stopper per intenderci. Sarri lo considera uno dei ‘grandi’, non è dall’età che si giudica un calciatore. Già Rafa Benitez gli concesse la gioia di esordire in A, nella scorsa stagione, contro il Milan al San Paolo. Sarri vuole continuare il percorso che il giovane leccese ha intrapreso col tecnico spagnolo nella scorsa stagione. Luperto studia a scuola Sarri, è tra i più efficaci in fase di non possesso. Perfetto tatticamente. D’altronde perché privarsi di un giovane che ormai ha imparato quasi alla perfezione i meccanismi tattici del nuovo allenatore? Ma, come direbbe Sarri…questo è un lavoro di Giuntoli.
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