Ne è passato di tempo da quando in casa Napoli non si parlava d'altro che di 'ridimensionamento'. Erano i giorni dell'addio di Benitez e Bigon, del 'no' di Emery a De Laurentiis e delle cessioni date quasi per scontato di Callejon ed Higuain. Oggi è tutt'altra storia. Il ritiro di Dimaro e una campagna acquisti condotta chirurgicamente e con criterio hanno riportato entusiasmo nell'ambiente e la stagione disastrosa dello scorso anno sembra essere acqua passata. Si ricomincia da capo, con il progetto di internazionalizzazione del club lasciato a metà e un nuovo corso che vuole fare del lavoro e dell'umiltà i suoi assi portanti.
Prima di tuffarsi a pieno nella nuova stagione, però, il Napoli dovrà completare il rifacimento della rosa. Il compito spetta a Giuntoli: ancora due settimane per gli ultimi ritocchi e partenze, in un mercato che mai era stato così in fermento negli ultimi anni.
ACQUISTI - I nomi sono sempre quelli. Maksimovic è al centro di una telenovela infinita nella quale la volontà del calciatore è relegata ai margini: da una parte il Napoli, che insiste e rilancia, dall'altra il Torino, o meglio Urbano Cairo, che fa orecchie da mercante e gioca sulle necessità tecniche e la disponibilità finanziaria degli azzurri. Il tempo per sbloccare la trattativa c'è, ma Giuntoli non può esimersi dal pensare già ad un'alternativa: Jacopo Sala è quella più in voga, per caratteristiche, esperienze, età e prezzo.
La difesa prima di tutto. Ma non solo: c'è da trovare un portiere che ricopra il ruolo di subalterno a Reina e Gabriel e probabilmente ci si occuperà di questo solo negli ultimissimi giorni di mercato. E poi il tanto invocato vice-Higuain: un attaccante che mantenga alto il livello del reparto offensivo azzurro e che al contempo sia disposto ad accettare l'ingrombranza del Pipita. Gilardino è stata un'idea, ma è quasi certo che andrà al Palermo. Meglio un giovane che ricalchi l'esperienza positiva di Zapata. Più difficile l'ennesimo ritocco a centrocampo: Sarri avrebbe gradito Soriano, ma il calciatore vuole tornare da Mihajlovic e a parità di offertà la spunterebbe il Milan.
CESSIONI - Il potenziamento della rosa passa inevitabilmente anche attraverso la cessione di quegli elementi che non hanno dimostrato essere all'altezza. Sette in lista di sbarco. Senza dubbio andranno via Andujar e Rafael: sul primo c'è un concreto interessamento del Nizza, per il secondo, invece, toccherà a Giuntoli piazzarlo ed ovviare al meglio ad un investimento andato male. Via anche De Guzman, sempre più vicino all'Olympique Marsiglia. Situazione più complicata per Henrique: il Napoli spera di sostituirlo quanto prima, ma ad oggi sono pochi i club disposti a puntare sul brasiliano e nemmeno il Villarreal sembra intenzionato a soddisfare le richieste del club azzurro. C'è poi l'incognita Koulibaly: per lui piovono offerte dalla Premier, ma è stato pagato tanto e De Laurentiis non vorrà certo perderci, specie se prima non arriva un sostituto. Il vero 'problema' del Napoli, però, è rappresentato da Zuniga e Vargas: ci si aspettava di monetizzare un bel po' dalle cessioni, specie con il secondo, ma il tempo passa e ad oggi non c'è alcuna opportunità praticabile in vista, complice un'estate passata in Sudamerica, lontani dai riflettori e senza la possibilità di farsi notare in amichevole. Giuntoli dovrà liberarsi anche di Dumitru, in prestito da cinque anni ma ancora di proprietà del Napoli: per lui un probabile futuro ancora in Grecia. Verso la conferma El Kaddouri e, forse, anche Jacopo Dezi.
Il mercato si avvia alla conclusione, tra poco sarà già campionato e urge provvedere. Due settimane per chiudere il cerchio e ripartire, con una rosa rinnovata in ogni reparto. Poi, come sempre nel calcio, spetterà al campo giudicare e mettere voti, premiare o condannare.
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