di Leonardo Vivard - Twitter: @LeonardoVivard
Un giorno importante per Napoli ed il Napoli. In mattinata arriverà un annuncio cruciale dall’assessore allo sport del Comune, Ciro Borriello, e dal sindaco, Luigi De Magistris. Il progetto di ristrutturazione del San Paolo è stato approvato dal CONI e verrà ufficializzato proprio oggi a Palazzo San Giacomo.
Tale approvazione non è di secondaria rilevanza. Infatti, senza quest’ultima, il finanziamento del Credito Sportivo di 25 milioni di euro sarebbe rimasto impantanato. La data dell’inizio dei lavori è prevista per dopo l’8 dicembre. Ed il tutto dovrebbe terminare entro gennaio 2019.
Nel complesso, come riportato anche dal Corriere del Mezzogiorno nelle scorse edizioni, le operazioni di ristrutturazione saranno 17, ed in particolare: sostituzione della totalità dei sediolini (azzurri al posto di quelli rossi). Poi la sistemazione e impermeabilizzazione delle gradinate; la sistemazione dei piazzali; messa in sicurezza delle carpenterie metalliche e delle bullonature, la messa in sicurezza delle carpenterie metalliche e delle bullonature; messa in sicurezza della copertura; il rifacimento dei bagni esistenti e soprattutto la realizzazione di nuovi. Inoltre, qualora il Napoli dovesse accedere alla fase finale di Champions League (come tutti si augurano), per febbraio dovrà essere ultimata anche la tribuna stampa. La sostituzione dei sediolini è un passaggio successivo che partirà solo a maggio.
Non pochi sono stati i ritardi, ma questi sono stati dovuti non tanto ad una lenta fase di progettazione, quanto ad una farraginosa parte burocratico-amministrativa. Come spiegato anche dall’assessore Borriello ai nostri microfoni, i documenti che sono rimbalzati tra Comune e Coni sono stati numerosi e questo ha portato a diversi slittamenti.
Un’ulteriore chiarimento è doveroso riguardo alla strutturazione del finanziamento del Credito Sportivo così composto: è stato ricevuto un primo stralcio di 1.8 milioni a cui, a breve ne verranno aggiunti altri 4. Infine, ci sarà l’ultima tranche da circa 20 milioni, per un totale di 25.