L'edizione napoletana di Repubblica scrive sulla mancata delibera della convenzione ponte per lo stadio San Paolo: "QUESTO ponte non s’ha da fare. Per dirla manzonianamente, l’accordo con il Calcio Napoli per l’uso del San Paolo ha subito ieri una nuova battuta d’arresto. Nessun rischio per il calcio giocato. Il Comune concederà comunque volta per volta l’uso dell’impianto. Ma la società dovrà presentare domanda già per il match di domenica con la Fiorentina e con tutta probabilità dovrà rinunciare agli introiti pubblicitari. Aurelio De Laurentiis e i consiglieri comunali non si amano. Anche ieri in aula numerosi intervenuti si sono riservati di ricordare che loro sono i rappresentanti del popolo e dunque l’imprenditore non può passare sopra come un trattore agli interessi di una città che da quell’impianto vorrebbe realizzare qualche introito in più. Dall’altra parte un imprenditore che non ha certamente la filantropia fra i suoi scopi e le cui capacità di contrattazione sono tali che anche il sindaco di recente è sbottato con un chiaro «se ci mettono 20 milioni non se ne fa niente, con quella cifra lo stadio ce lo gestiamo noi». Insomma le due parti si guardano in cagnesco, anche se da una rottura avrebbero tutto da perdere entrambe: De Laurentiis dovrebbe davvero mettere mano alla costruzione di un suo impianto, il Comune perderebbe gli incassi legati all’attività di una squadra che sta tornando a competere per lo scudetto"