di Ciro Novellino
E' un Napoli da sogno, tornato ad essere grande e macchina da gol infallibile. Reti a grappoli, basti pensare che nelle ultime tre gare di campionato con Inter, Cagliari e Torino ha messo a segno ben 13 gol divisi in 3 contro la squadra di Pioli, 5 a Cagliari e 5 anche al Torino di Sinisa Mihajlovic.
MIGLIOR ATTACCO - Con la vittoria di ieri e le reti messe a segno, il Napoli è diventato il migliore attacco della serie A, mettendo alle sue spalle le due squadre che la precedono in campionato, Roma e Juventus, salendo a ben 37. Eppure si diceva che questo Napoli era in difficoltà, non riusciva a fare gol. Certo è che si è sentito il contraccolpo dell'infortunio di Arek Milik, tornerà a gennaio, manca poco finalmente: la squadra ha vissuto un momento di difficoltà e la classifica di qualche settimana fa lo dimostra, ma è bastato qualche accorgimento tattico con Mertens prima punta e Callejon e Insigne più vicini, per risolvere la questione e tamponare, un bel tamponare. I 37 gol in campionato sono così distribuiti: 10 per lo scatenato Dries Mertens, autore contro il Torino di un poker da far impallidire chiunque e risvegliare vecchi paragoni con un certo Maradona per la bellezza del quarto gol; poi ci sono Callejon con 7 reti, Hamsik con 5, Insigne e proprio Milik con 4, Zielinski e Chiriches con 2, Gabbiadini, Maksimovic e Koulibaly con 1.
NON ILLUDIAMOCI - Il Napoli non ha problemi in attacco, con il pittore fiammingo 'QuaDries' li ha risolti, pensa qualcuno, visti anche i 7 gol nelle ultime 2 gare. Ma non bisogna illudersi, non si è risolto affatto, anzi al momento è solo celato dalla vena realizzativa ritrovata degli altri avanti. Il centravanti serve eccome: il Pavoletti in arrivo a gennaio sarà l'arma in più in attesa del titolare di quella maglia, Arkadiusz Milik. Il calciatore del Genoa consentirà a Sarri di ritrovare quel gioco fatto di ampiezza soprattutto nella fase offensiva che oggi vede i due esterni di attacco avvicinarsi molto al folletto belga. Ritrovare quello spunto in area di rigore che, soprattutto contro quegli avversari che si chiudono, consente di avere soluzione alternativa, quel tocco magari di testa che con Milik ad inizio stagione aveva fatto si che qualche gara venisse rimessa sul giusto binario favorevole.
E allora non resta che aspettare, ma non illudiamoci...serve eccome!
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