De Laurentiis sta pensando di formare il Napoli U- 23 da iscrivere al campionato di Lega Pro 2024/25. L’indiscrezione, rilanciata dal quotidiano Il Mattino (Clicca qui per leggere), vedrebbe Giovanni Manna occuparsi in prima persona della seconda squadra della SSC Napoli avendo già la giusta esperienza in quanto alla Juventus creò proprio la Next Gen; ovvero l’U-23 juventina. Ma quali sono i criteri d’iscrizione al campionato di Lega Pro nel caso del Napoli U-23? Quali regole prevede il regolamento sulla rosa a disposizione? Vediamo nel dettaglio cosa dicono a riguardo le norme della Figc.
Le seconde squadre sono ritenute dalla Federcalcio fondamentali per lo sviluppo e la promozione del calcio giovanile. In Italia, la Juventus è stata la prima società a crearsi l’U-23. Va detto che il nostro sistema calcio è indietro anche su questo. In Spagna da molti anni esistono le seconde squadre per esempio. Per quanto riguarda i criteri d’iscrizione di un Napoli U-23 alla prossima Lega Pro, le norme federali dicono che una seconda squadra potrà iscriversi solo se un’altra avente diritto a partecipare alla Lega Pro non ottiene la licenza nazionale e quindi l’iscrizione al campionato.
In riferimento alla stagione 2023-2024, il comunicato n 204/A del 5 giugno 2023, ha stabilito che, in caso di carenze d’organico relative al campionato di C, l’ordine con cui il numero di squadre partecipanti verrà integrato sarà il medesimo:
Resta adesso da capire se i suddetti criteri verranno riconfermati anche per la stagione 2024/25. Cosa succede se più di un club è interessato ad iscrivere la seconda squadra? Per evitare problemi è stata istituita una graduatoria per comprendere chi abbia precedenza in caso vi fossero più club interessati all’U-23. Il punteggio viene fissato in base a tre ordini di parametri:
La seconda squadra potrà essere promossa in serie B, ma non potrà mai partecipare allo stesso campionato della squadra madre. Tradotto: il Napoli U-23 e la SSC Napoli non possono disputare lo stesso campionato. Qualora al termine del campionato di competenza, si verifichi un’ipotesi di compresenza della prima e della seconda squadra nella medesima categoria, la seconda squadra dovrà partecipare al campionato professionistico della categoria inferiore. In caso di retrocessione in serie D della seconda squadra, quest’ultima potrà chiedere l’ammissione in Lega pro solo in caso di posto libero nell’organico squadre.
Per quanto riguarda la rosa della seconda squadra, vi riportiamo nel dettaglio il comunicato della Lega Pro sulle seconde squadre della stagione 2023/24 ovvero quella in corso:
“La seconda squadra potrà inserire nella distinta di gara fino a 23 calciatori. Nella distinta di gara potranno essere inseriti soltanto 4 calciatori nati prima del 1° gennaio 2001; tutti gli altri calciatori della distinta di gara dovranno essere nati dopo il 31 dicembre 2000.
Nella distinta di gara, nel rispetto dei limiti numerici e di età sopra individuati, potranno essere inseriti fino ad un massimo di 7 calciatori che siano stati tesserati in una società di calcio affiliata alla FIGC per meno di sette stagioni sportive. Tutti gli altri calciatori della distinta di gara dovranno essere stati tesserati in una società di calcio affiliata alla FIGC per almeno sette stagioni sportive.
I calciatori inseriti nella distinta di gara non dovranno essere presenti nell’elenco dei 25 calciatori per il Campionato di Serie A, né dovranno aver disputato più di 50 gare nel Campionato di Serie A. Nel rispetto di quanto previsto nei capoversi precedenti, saranno sempre consentiti i passaggi fra la prima e la seconda squadra.
Potranno essere utilizzati nelle eventuali gare di Play-Off o Play-Out solamente quei calciatori che non abbiano raggiunto nel corso della stagione le 25 presenze con almeno 30 minuti giocati per ciascuna presenza, nel campionato disputato dalla prima squadra. La violazione di qualsiasi disposizione di cui ai capoversi precedenti, comporterà a carico della seconda squadra la perdita della gara con il punteggio di 0-3.
In caso di squalifica, il calciatore sarà inutilizzabile tanto nella prima quanto nella seconda squadra. Il calciatore dovrà scontarla nella squadra in cui militava quando è avvenuta la infrazione che ha determinato la sanzione e, fino a quando la squalifica non è scontata, il calciatore è inutilizzabile anche nell’altra squadra”.
Infine, la società di Serie A che partecipa con la Seconda squadra ad un Campionato professionistico di categoria inferiore non acquisisce diritti economici, né il diritto di voto, pur essendo rappresentata, nell’ambito di detta categoria. La seconda squadra della società di Serie A non potrà partecipare alla Coppa Italia Serie A, mentre parteciperà alla Coppa Italia Serie C.