Le parole di Antonio Conte nel post gara di Monza-Napoli si prestano a tante interpretazioni. C’è chi sostiene siano frutto di una strategia mediatica da parte del tecnico per attirarsi addosso tutte le pressioni lasciando libera mentalmente la squadra e chi invece sostiene siano un messaggio chiaro e forte a De Laurentiis. L’allenatore ha fatto intendere che dovrà parlare con il presidente a fine stagione perché servirà un Napoli più competitivo poiché si disputerà la Champions League. L’atteggiamento di Conte è un classico cliché e rientra nella sua ordinaria amministrazione. I suoi sfoghi alla Juve ed all’Inter fanno scuola in tal senso.
Per vincere, secondo la tesi di Conte, servono calciatori forti e pronti. Insomma, altri Buongiorno, McTominay e Lukaku. Tre investimenti costati, tra cartellino ed ingaggio, ben oltre i 100 milioni di euro. De Laurentiis, sul monte ingaggi, ha da sempre fissato dei paletti ben precisi. Dando un’occhiata ai bilanci ufficiali del club dal 30 giugno 2020 al 30 giugno 2024, il club solo per monte ingaggi (squadra, allenatore e staff) ha speso una cifra vicina ai 653 milioni di euro. Ecco nel dettaglio le cifre da bilancio:
In attesa di avere dati ufficiali sulle cifre esatte dell’attuale monte ingaggi Napoli 2024/25 possiamo stimare che ad oggi il valore tra calciatori, allenatore e staff sia pari o di poco superiore ai 105 milioni di euro. Non sappiamo se Conte abbia fatto strategia oppure no sulle dichiarazioni post Monza-Napoli. L’allenatore, giustamente, farà le sue richieste per un Napoli più forte (e magari con il quarto scudetto cucito sul petto). Chi prende Conte sa pregi e difetti. Tuttavia, gli andrebbe anche ricordato, al netto delle dinamiche di mercato come quella di Kvara, che il Napoli di Spalletti vinse lo scudetto con un costo squadra pari a 111.261.761 milioni di euro ed ebbe addii eccellenti con tanto di contestazione da parte della piazza. La presentazione della squadra a Dimaro fu fischiata dai presenti con Spalletti più che infastidito. Ogni annata ha però le sue variabili e Conte, gli va dato merito sempre, è riuscito lì dove nessuno credeva. Dovesse vincere lo scudetto, avrebbe fatto la cosa più importante della sua carriera perché il Napoli non è la Juve, l'Inter oppure il Chelsea.
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