Aurelio De Laurentiis il 7 febbraio 2024, il presidente disse a chiare lettere: “Tra un anno e mezzo lasceremo Castel Volturno. Devo iniziare i lavori. Mi manca Los Angeles e mi sto inventando serie televisive italiane perché tra 3-4 mesi devo finire la progettazione del centro sportivo a cui seguirà la scelta delle ditte e acquisto dei 30 ettari. Sullo stadio l'ho detto al Sindaco: o ci mettiamo d'accordo nei prossimi 120 giorni o lo faccio altrove, non è la solita provocazione. Sul centro sportivo: Afragola ha l'implementazione della stazione e la metropolitana fin lì, è chiaro che ho due situazioni da valutare: Afragola o litorale di Pozzuoli. Su una ci arriva la circumvesuviana. Sullo stadio senza novità lo costruirà ad Afragola, c'è poco da fare. Le Leggi si applicano per i nemici e si interpretano per gli amici, ma il calcio non ha amici, non so perché”. Sono passati 12 mesi da quella affermazione, ma sul centro sportivo non ci sono ancora aggiornamenti.
Tornando alle parole di Antonio Conte sulle infrastrutture necessarie per rendere più solido il progetto Napoli, non può non venire in mente il famoso ‘business plan’ che stilò Rafa Benitez quando arrivò sulla panchina del Napoli. Anch’egli, così come l’allenatore leccese, mise tra i punti chiave per la crescita del club sia il centro sportivo che il settore giovanile. Stiamo parlando, in ordine temporale, di quasi un decennio fa. Da quel momento in poi, la location di Castel Volturno è sicuramente migliorata ma non può essere considerata all’altezza dei maggiori club europei con i quali il Napoli ha dimostrato, tecnicamente ed economicamente, di poter competere.
Non vi è dubbio che ci sia un’analogia sul tema tra Conte e Benitez. Non parliamo di allenatori come gli altri bensì di professionisti che hanno raggiunto traguardi importanti durante la loro carriera. Al di là del concetto infrastrutture, Conte ha ridimensionato anche la battuta del ristorante da 100 euro. Un gesto non banale anche alla luce dell’ultimo mercato dove il club ha voluto rispettare alla lettera i parametri economico-finanziari sull’erede di Kvara. Conte e la squadra stanno facendo il loro sul campo. Il percorso è lungo, ma se anche l’ex allenatore di Juve e Inter parla di infrastrutture necessarie per far decollare il Napoli, vuol dire che tocca adesso a De Laurentiis muoversi con i fatti per costruirsi la famosa casa del Napoli. Chi ha tempo non aspetti tempo.