di Bruno Galvan. Twitter: @BrunoGalvan85
Il Napoli e Quagliarella, un amore mai tramontato ma rovinato spesso dal pettegolezzo di chi ama gettare fango per il gusto di farlo per creare tensioni inesistenti o falsi scoop. Inutile girarci intorno, la scelta fatta da Fabio di lasciare Napoli per andare alla Juve, è stata vissuta come un tradimento dai tifosi partenopei. In più la frase con la quale si presentò in conferenza stampa a Torino (“Napoli? Qui alla Juve sono uno step più avanti”) ha creato non poche tensioni fra l’ex 27 azzurro e il popolo del San Paolo. Alcuni, anche in modo anti-sportivo, esultarono quando Quagliarella subì un grave infortunio nel suo momento migliore con la Juve. Roba non da napoletani perché Quagliarella non ha mai nascosto di essere tifoso del Napoli anche vestendo la maglia della Vecchia Signora.
MEZZE VERITA’ – Sull’addio di Fabio sono state scritte tante, troppe leggende metropolitane che hanno offeso talvolta anche l’uomo. Dopo il mondiale sudafricano, Quagliarella torna a Napoli ricevendo ovazioni incredibili per la rete spettacolare alla Slovacchia, unico lampo di un mondiale azzurro disastroso. Nella sua Castellammare di Stabia gli fanno la festa sotto casa come un eroe. Nei giorni successivi succede quello che non ti aspetti. Fabio riceve la notizia di essere stato ceduto in Russia per una cifra vicina ai 20mln. Rimane incredulo, chiede spiegazioni. Notti insonni e giornate di digiuni, così lo stabiese reagisce subito dopo aver scoperto l'amara verità. Aveva sposato il progetto che sognava fin da piccolo e non voleva andare via. Quagliarella alla fine deve rassegnarsi alla volontà del Napoli che puntò su Cavani. Lo stabiese ne prende atto ma pone una condizione: quella di essere ceduto in Italia. La Juve è il primo club a muoversi e l’affare subito fu chiuso. Da premettere, la Juve è stato solo un caso! Poteva finire in qualsiasi altro club italiano. La conferma come un fulmine a ciel sereno arrivò in Svezia nella serata in cui il Napoli scoprì il talento di Edinson Cavani che da lì inizio la sua ascesa in azzurro. A rincarare la dose in maniera negativa sull'ex azzurro furono le voci di presunti litigi fra lui e il gruppo di sudamericani capitanati da Gargano.
CHIARIMENTI – La frase all’esordio a Torino in conferenza stampa è frutto di chi si è sentito tradito, non era riferita ai tifosi napoletani. Questa estate c’era la possibilità di un ritorno in azzurro, ma quel chiarimento con De Laurentiis sul passato non c’è stato. Quindi meglio restare lontani. Quagliarella ha segnato due volte contro il Napoli. Dopo la sua prima marcatura (vestiva la maglia della Juve) ha pianto, perché al cuore non si comanda. La non esultanza invece col Torino al San Paolo è un altro segnale del suo amore verso Napoli. Perché in fondo chi si ama non si lascia mai nel cuore e nella mente.
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