di Bruno Galvan. Twitter: (@BrunoGalvan85)
Dopo 8.457 giorni il Napoli ritorna in testa alla classifica. Un altro primato per Sarri e soci che hanno dimostrato di saper soffrire al cospetto di un avversario forte come l'Inter. Chi parla di vecchi retaggi dell'era Benitez tenta di fare il furbo, forse perchè si è abituato al fatto che gli azzurri abbiano stravinto con numeri da urlo. Il black out dopo il gol di Ljajic è mentale. Probabilmente a qualche azzurro sono tremate le gambe nel pensare di essere in vetta. Quando Sarri parla di mentalità e crescita si riferisce a questo. Il primo posto è meritato, ma mantenerlo sarà la missione più ardua che attende gli azzurri.
Il primo posto è anche di De Laurentiis. La scommessa Sarri porta il suo nome, ma battere il collega Thohir sul campo e sui bilanci ha un gusto diverso. Il Napoli è l'emblema del Fair Play Finanziario in Italia, l'Inter invece è il marchio di come lo si possa agirare con artifizi economici. La doppietta di Higuain è il premio a chi può permettersi un campione del genere senza ricorrere ad elaborati sistemi di bilancio, ma pagandolo con moneta cash derivante da un'oculata gestione societaria.
Se il Napoli capolista è una novità, ora non bisogna avere i capogiri perchè alcuni azzurri devono essere testati per restare in vetta. Sarà questo il prossimo obiettivo di Sarri: dare mentalità e sicurezza a coloro che potrebbero soffrire la tensione da primato. La gara di ieri ha dimostrato come questa rosa debba essere allargata, soprattutto in mediana dove David Lopez è un modesto operaio. Serve altra sostanza e qualità. De Laurentiis non commetta l'errore di dire che questa squadra è difficilmente migliorabile perchè fornirebbe alibi ai calciatori che si sentirebbero già arrivati. Urgono ritocchi per non depauperare questo tesoro chiamato primato. Non si facciano errori di comunicazione in campo quanto nelle dichiarazioni perchè il malinteso, la zizzania è sempre dietro l'angolo. Soprattutto dal Nord...
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