Premessa: i paragoni tra epoche diverse, nel calcio, lasciano abbastanza il tempo che trovano. In pochi anni cambia il modo di giocare e di pensare quello che è uno dei giochi più belli del mondo. Lascia il tempo che trova paragonare Leo Messi a Diego Armando Maradona, per quanto i numeri possano dare ragione ad uno mentre la Storia dà ragione ad un altro. Eppure, una provocazione può esser facilmente fatta: a distanza di quattro anni, pochi in effetti, ci sono due tridenti tra i quali si può scegliere. Ezequiel Lavezzi, Edinson Cavani, Marek Hamsik, José Callejon, Gonzalo Higuain, Lorenzo Insigne. Sei protagonisti per tre maglie, due schemi disegnati da due allenatori - Walter Mazzarri e Maurizio Sarri - in grado di esaltarne al massimo le caratteristiche.
Nel biennio in cui abbiamo potuto ammirare le gesta del primo tridente, del quale è rimasto soltanto lo slovacco ormai autentica bandiera del Napoli targato De Laurentiis, abbiamo assistito a tre calciatori in grado di completarsi secondo uno schema ben prestabilito: per Hamsik gli inserimenti da dietro, per Lavezzi i dribbling ubriacanti e prepotenti, per Cavani una cattiveria sotto porta che difficilmente, pensavano tutti, si sarebbe rivista al San Paolo. D'altronde 66 gol in 95 partite, in compagnia di Lavezzi, sono molti. Uniti alle 25 reti in 99 partite di Hamsik, e ai 20 in 84 partite di Lavezzi, si arriva ad un totale di 111 gol in due stagioni. Pochi, insomma.
Volendo fare un semplice paragone numerico, al momento il tridente Higuain-Insigne-Callejon, da quando gioca assieme, ha sommato 142 reti in due anni e mezzo (96 nelle prime due stagioni): 78 per Higuain, 42 per Callejon, 22 per Insigne. Eppure, più che farne un discorso sui gol - anche perchè lo schema di Sarri sembra esaltare ancora di più gli attaccanti -, si potrebbe incentrare il tutto sull'amalgama che c'è nel tridente attuale: Callejon difende come un ossesso ma è anche il più intelligente tatticamente tra i tre, Insigne rappresenta il genio che si accende con una scintilla e dispensa assist da una parte e dall'altra, Higuain che butta a terra le porte con quella cattiveria che ricorda Cavani e della quale parlavamo prima.
Dicevamo, i paragoni lasciano il tempo che trovano anche se i numeri, spesso, sono un parametro che può aiutare. La realtà, in fin dei conti, è che magari la scelta è personale e riguarda il nostro inconscio: ma tra il tridente formato da Marek Hamsik, Ezequiel Lavezzi ed Edinson Cavani, e quello composto da Josè Maria Callejon, Gonzalo Higuain e Lorenzo Insigne, qual è il più completo? Qual è quello meglio assortito? Qual è quello che preferite? Ai posteri l'ardua sentenza. Rimangono, comunque, due tridenti 'intoccabili'...
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