E venne il giorno di Juventus-Napoli. Il bivio scudetto si consuma all’Allianz Stadium con gli azzurri a -4 dai bianconeri. Un’atmosfera infernale ha accolto gli uomini di Maurizio Sarri in quel di Fuorigrotta con migliaia di ultras del Napoli che si sono ritrovati davanti al San Paolo per dare la carica alla squadra con cori e fumogeni. Praticamente, un piccolo assaggio di tifo partenopeo prima della trasferta torinese.
Come ci arriva la Juventus: con un pizzico di pressione in più. Ma è tutto relativo, alla squadra di Allegri, che si schiererà a specchio con il 4-3-3, manca sostanzialmente solo Marchisio che non figura nella lista dei 21 convocati. Resta il dubbio Dybala, anche se molti credono alla pretattica di Max con l’argentino che è apparso un po’ svogliato nelle ultime giornate. Nelle ultime cinque giornate la Juventus ha collezionato tre vittorie e due pareggi contro avversari considerati alla portata come SPAL e Crotone. Proprio l’1-1 contro i calabresi ha ridato vita e umore a tutto l’ambiente napoletano. In più, il 3-1 di Madrid ha scosso l’ambiente bianconero e inficiato leggermente la sicurezza della squadra, o almeno è quanto sperano i napoletani. Dubbi per Allegri sull’out di destra con De Sciglio out e Lichtsteiner non al meglio della condizione, l’allenatore dei bianconeri è al bivio tra Howedes e Barzagli. Con il primo che sembra al momento favorito. In un ultima battuta potrebbe pensare anche allo svizzero. Mentre in mezzo al campo recupera Pjanic, come annunciato dallo stesso Allegri in conferenza stampa. Mentre in avanti resta il ballottaggio Dybala-Mandzukic. L’argentino è stato punzecchiato dalla critica per alcune ultime apparizioni in cui è sembrato sbiadito. Allegri sa di poter contare su un uomo di affidabilità come Mandzukic e non è escluso che lo lanci titolare dal primo minuto sull’esterno. Dall’altro lato Douglas Costa, l’uomo più in forma della Juventus che sosterrà l’ex di turno Gonzalo Higuain.
Come ci arriva il Napoli: carico è dire poco. Lo 0-0 a Milano con quella parata di Donnarumma su Milik grida ancora vendetta. Ma con i se e con i ma non si vincono i campionati. Gli azzurri vengono da tre vittorie e pareggi nelle ultime cinque. Cammino praticamente identico, tranne che per la delusione di Champions League. Hamsik non al meglio, lo ha dimostrato anche con l’Udinese. E nelle ultime ore si rincorre la voce di un possibile Zielinski dal primo minuto. Difficile che Sarri possa rinunciare al capitano, è uno dei suoi uomini più fidati, ma la condizione di Hamsik al momento sembra in fase calante. 4-3-3- confermato, complesso anche un impiego del 4-2-3-1 dal primo minuto. Probabile invece che possa essere utilizzato a gara in corso in caso di risultato bloccato o negativo per gli azzurri. Nonostante Milik sia apparso in gran forma, soprattutto psicologica, dovrebbe partire dalla panchina. Con Mertens che ha riposato nell’ultima contro l’Udinese e dovrebbe essere quantomeno fresco fisicamente contro la Juventus. Il tutto però conta relativamente poco per la carica che gli azzurri hanno ricevuto dai propri tifosi. Certe cose possono anche riportare energie nervose e sopperire a quelle fisiche.
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