di Pasquale Cacciola - twitter: @PE_Bahia
Addio Brasile, senza saudade. Né da una parte né dall'altra. Soltanto una stretta di mano e un grazie, comunque doveroso. La colonia verdeoro all'ombra del Vesuvio è ai saluti, la famosa caixinha de surpresas brasiliana questa volta è stata amara. Fin troppo. Lontani i giorni dove Rafael Cabral veniva indicato in patria come il nuovo Julio Cesar e si attendeva freneticamente la documentazione di Jorginho per aggregarlo nella nazionale di Antonio Conte, un anno più tardi lo scenario è totalmente differente. E tra i tanti compiti che attendono il neo Ds Giuntoli c'è anche quello di trovare loro una nuova destinazione. Rafael Cabral, Bruno Uvini ed Henrique: tutti via. Forse solo Jorginho può avere un'altra chance, ma l'arrivo di Mirko Valdifiori è comunque segno di una momentanea e ovvia bocciatura per l'italo-brasiliano.
RAFAEL - Sarà addio inevitabile per l'estremo difensore paulista. Dopo un anno buio che gli è costato anche la presenza in Coppa America, il 24enne è alla ricerca di una nuova destinazione dove possa rilanciare la sua carriera. Si attende solo un'offerta giusta, poi le strade si divideranno e il Napoli cercherà di ricavare almeno l'investimento realizzato due anni fa col Santos. Da escludere però un ritorno in Brasile, così come poco probabile resta l'ipotesi prestito. Il suo prosieguo sarà nel Vecchio Continente e quasi sicuramente in definitivo, nemmeno considerata l'ipotesi di giocarsela come secondo in azzurro. Soprattutto dopo l'imminente arrivo di Pepe Reina.
BRUNO UVINI - Il rapporto col difensore è finito da un pezzo, forse non è mai iniziato. Ma nonostante ciò è giusto sottolineare la sua professionalità, all'insegna della massima disponibilità e del lavoro a Castel Volturno nonostante non sia mai rientrato seriamente nei piani. Dopo il prestito al Santos dello scorso anno, quest'estate si cercherà di terminare definitivamente il rapporto. Sporting Lisbona e Twente sulle tracce del classe 1991.
HENRIQUE - Probabile ritorno in Brasile per l'ex capitano del Palmeiras. A un passo dall'addio già lo scorso gennaio dove solo l'intervento di Benitez bloccò il passaggio al Cruzeiro, il jolly verdeoro lascerà l'azzurro quest'anno. Sembrerebbe esserci ancora il Villareal sulle sue tracce, in ogni caso ha sicuramente mercato in Patria. Dopo essersi rivelato prezioso al primo anno data la sua duttilità, nell'ultima stagione lo si è visto poco. Forse l'appagamento per aver raggiunto l'apice della sua carriera in modo totalmente inaspettato: la Coppa del Mondo nel suo Paese.
JORGINHO - L'unico che ha qualche possibilità di salvarsi, reduce comunque da un anno molto al di sotto delle aspettative. Con l'arrivo di Sarri e un modulo che gli permetterebbe di esprimersi nel modo che più preferisce, non è esclusa una sua permanenza. Presto il club partenopeo incontrerà nuovamente l'Hellas Verona per definire la comproprietà, lì si definirà la situazione e se ne saprà di più. Mandorlini lo riabbraccerebbe volentieri, ma sulle sue tracce c'è anche il Torino. Resta che l'arrivo del pupillo del neo allenatore partenopeo è sicuramente segno di sfiducia nei suoi riguardi, doveva essere lui infatti l'uomo delle geometrie in casa Napoli.
Tuttavia un boa sorte per loro è dovuto, delusione a parte. Hanno comunque contribuito alla causa partenopea lasciando anche segni indelebili, come il guantone decisivo della Muralha nella magica notte di Doha o prima ancora il colpo del k.o. del mediano nella semifinale di Coppa Italia con la Roma sotto gli occhi di Diego Armango Maradona. Obrigado.
©RIPRODUZIONE RISERVATA