di Claudio Russo – twitter:@claudioruss
"Out of Control", suonavano i Chemical Brothers nel 1999. Un beat ossessivo ed un titolo che potremmo benissimo appioppare alla situazione attuale del calciomercato del Napoli. Riccardo Saponara, Matteo Darmian, Sime Vrsaljko, Allan: quattro nomi, una caratteristica in comune.Questa caratteristica, ovviamente, è puramente economica perchè i prezzi che si leggono in giro sono, francamente, fuori mercato. Quindici milioni per uno, venti milioni per un altro, dieci per un altro ancora, diciotto milioni per l'ultimo. Senza contare le contropartite tecniche, certo: per abbassare il prezzo nelle trattative dovrebbero rientrare Duvan Zapata, che di milioni ne vale almeno 7-8 e del quale il DS Giuntoli ha parlato, al massimo, di una partenza in prestito, più Jorginho, anche qui 7-8 milioni visto il riscatto della seconda metà dal Verona a 3 e mezzo, più quell'Omar El Kaddouri che doveva rimanere al Torino per 4,7 milioni e che alla fine è tornato in azzurro.
Cifre fuori da ogni logica, guardando anche dalle parti di Milano dove Inter e Milan hanno speso 38 e 20 milioni per Kondogbia e Bertolacci, che sopravvalutano nettamente dei calciatori sì talentuosi, ma tutto sommato non valevoli queste cifre:
- Matteo Darmian è uno dei migliori esterni difensivi italiani, giovane e di talento, ma varrebbe la pena spendere 20 milioni o dare in cambio dei calciatori (in prestito o a titolo definitivo)?
- Riccardo Saponara vale 15 milioni di euro (dei quali l'Empoli avrà il 70%, il restante andrà al Milan) quando in rosa, nella stessa posizione, può giocare Marek Hamsik o anche Lorenzo Insigne?
- Sime Vrsaljko, il croato del Sassuolo, vale i 10 milioni di euro di cui si parla (dei quali, poi, il 40% doverbbe andare al Genoa; senza comprendere l'inserimento possibile, in prestito, di Duvan Zapata)?
- I 18 milioni spesi dal Napoli per Inler, a suo tempo, hanno messo sullo svizzero delle pressioni che hanno rischiato di stritolarlo, ed il rendimento del calciatori non ha giustificato in pieno la spesa: Allan ha talento, ma c'è tutta questa volontà di correre un altro rischio del genere?
Certo, questi quattro giocatori accostati insistentemente al Napoli sono talentuosi, sono giovani, aumenterebbero la qualità media della rosa azzurra e sarebbero dei rinforzi di livello per una squadra, quella di Maurizio Sarri, che necessità di freschezza nella sua 'ricostruzione' post-Benitez. Ma a questi prezzi, in effetti, De Laurentiis e Giuntoli dovrebbero tenere gli occhi bene aperti. Senza tirare in mezzo i Callejon e i Mertens arrivati per cifre inferiori ai 10 milioni di euro, non è che aveva ragione Benitez quando diceva dei calciatori 'italiani' "Sono più cari, se vale 10 poi viene ceduto per 15. Anche all'estero anche i prezzi sono alti, ma il mercato italiano è difficilissimo"? Vale così tanto questa 'esperienza' nel campionato italiano?
63 milioni di euro sulla carta, potenzialmente abbassabili con le contropartite tecniche, per questi quattro giocatori a prima vista sono davvero tanti. A maggior ragione ripensando al 2008, quando il Napoli spese per l'allora 26enne Christian Maggio solo otto milioni: stavolta spenderne venti per Darmian sarebbe una follia. Il rischio di andare 'out of control' con i costi sarebbe concreto.
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