Con il mercato ormai praticamente alle porte, ci sono alcuni interrogativi riguardanti quelle che saranno le prossime mosse del Napoli: serve come il pane un centravanti in virtù dell’infortunio di Milik e del probabile addio di Gabbiadini, ed in tal senso Leonardo Pavoletti sembra davvero ad un passo (mancano, di fatto, solo le visite mediche e le firme). Detto ciò, siamo sicuri che per il resto la squadra sia a posto così? Ragioniamo: sulle fasce, nel ruolo di terzini, il club partenopeo dispone di 4 calciatori, due per parte: a destra Hysaj, con Maggio pronto a fargli tirare il fiato, e Ghoulam e Strinic dall’altra parte. Sicuri che bastino?
Il punto è questo: con Ghoulam che a gennaio andrà via per la coppa d’Africa, che rischia di tenere l’ex Saint-Etienne lontano dal Vesuvio per più di un mese e che, al rientro, non potrà essere giocoforza al meglio della condizione (Gervinho docet), siamo sicuro basti il solo Maggio come alternativa (contando che Hysaj ha già giocato in passato sul versante mancino, con risultati non proprio esaltanti, tra le altre cose)? In estate, proprio per questo motivo, era stato seguito a lungo Davide Santon, con la trattativa che poi saltò a causa delle visite mediche, e sul taccuino di Giuntoli ci era finito anche Giulio Donati. Anche in questo caso, però, non se n’è fatto niente.
Ciò per dire che, dal momento che le trattative ci sono state eccome, è innegabile che la società sia consapevole di questa lacuna e sottovalutarla potrebbe essere delittuoso, anche in virtù del fatto che un simile errore di valutazione è stato commesso in estate, quando non si è riusciti ad arrivare ad Icardi ed al suo posto non è però stato preso nessuno in grado di dare il cambio a Milik, almeno secondo quelle che sono le disposizioni di Sarri. D’altronde, come si dice dalla notte dei tempi? “Errare humanum est, perseverare autem diabolicum”. Vogliamo per caso ripeterci e restare con la coperta troppo corta in un altro ruolo?
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