di Claudio Russo – twitter:@claudioruss
Tre, sei, nove. Trenta, sessanta (tre), novanta (quattro). Lavezzi, Cavani, Higuain. Tre calciatori del Napoli, tre clausole rescissorie stipulate nel contratto. Aurelio De Laurentiis, quando vuole vendere un calciatore, vuole fare le cose per bene. Stabilisce prezzi alti, altissimi, sa che magari qualche folle davvero esiste nel calcio internazionale. Magari non è sempre il Paris Saint-Germain, che rimpinguò le casse della SSC Napoli con quasi novanta milioni di euro più una amichevole al San Paolo (con un anno di ritardo), però quantomeno il prezzo è fatto.Ok, il prezzo è giusto? Da un anno si vociferava di una clausola rescissoria per il Pipita Higuain di 100 milioni di euro pieni, netti. Un uno seguito da otto zeri, non un euro di più o di meno. Una clausola messa per stabilire il prezzo del calciatore e, al tempo stesso, quasi lavarsi le mani dell'onta della decisione di doverlo cedere. Un modo quasi elegante per 'scaricare' la responsabilità di una cessione sul calciatore, dato che una società pagando la clausola rescissoria evita di parlare con l'altra e va direttamente al punto con il calciatore. Tuttavia ballano tre prezzi diversi.
Dai 100 milioni di 11 mesi fa ("Perché un anno fa, quando Higuain ha firmato con noi, nell’accordo è stata inserita una clausola rescissoria da cento milioni di euro" disse De Laurentiis l'11 luglio del 2014), si è passati agli 88 milioni di qualche settimana fa (fonte Corriere dello Sport), fino ad arrivare ai 94 milioni e 736 mila euro di ieri ("Il Napoli ci tiene a fare una precisazione in merito ad alcuni articoli pubblicati su alcuni giornali sulla partenza di Higuain. La precisazione ufficiale del Calcio Napoli è la seguente: esiste nel contratto di Gonzalo di Higuain una clausola rescissoria" come dichiarato da Valter De Maggio). Postilla a parte: non si sono registrati tweet o comunicati ufficiali tramite il sito internet.
Detto questo, perchè esattamente 94 milioni e 736 mila euro? Potrebbe verificarsi lo stesso caso accaduto due anni fa con Edinson Cavani, la cui clausola era fissata a quota 63 milioni. Somma effettivamente entrata nelle casse della SSC Napoli, ma tuttavia inferiore alla somma totale spesa dal Paris Saint-Germain che dovette accollarsi qualche milioncino in più per il cosiddetto 'contributo di solidarietà' stabilito dalla FIFA e distribuito alle società che hanno provveduto alla formazione e all’istruzione del calciatore nel corso degli anni. Questo contributo di solidarietà tiene conto del numero di anni (calcolato in proporzione, se inferiore a un anno) durante i quali il calciatore è stato tesserato per la/le società in questione nelle stagioni comprese.
Ovviamente il ragionamento, per Higuain, varrebbe in caso di cessione all'estero (il 'contributo di solidarietà' per trasferimenti interni non vale): a quel punto il 5% di qualsiasi compenso, ad eccezione dell’indennità di formazione, corrisposto alla società precedente deve essere detratto dal totale di tali compensi e distribuito alle società che hanno avuto il calciatore tra il 12° e 23° anno di età, sulla base dei parametri riportati di seguito: alle società per le quali il calciatore è stato tesserato dal 12° al 15° compleanno va il 5% della somma (ogni anno lo 0.25% dell'indennità totale), mentre per quelle che hanno tesserato il calciatore dal 16° al 23° compleanno va il 10% (ogni anno lo 0.5% dell'indennità totale). Nel caso di Higuain, il Napoli dovrebbe dividere questo 5% del compenso tra River Plate (12-19 anni, 60%) e Real Madrid (20-23 anni, 40%).
In fin dei conti, però, la questione e i dettagli vertono sulla somma effettiva che il Napoli ha voluto precisare nel suo comunicato radiofonico: questa cifra di 94 milioni e 736 mila euro contempla già al suo interno il 'contributo di solidarietà'? Non sarebbe la prima volta che De Laurentiis finirebbe con l'imporre questo pagamento alla società che si presenterebbe a Castelvolturno per acquistare il cartellino di un suo calciatore. E' toccato a Edinson Cavani, toccherebbe anche a Gonzalo Higuain. Altrimenti, volendo fare due calcoli: se 94 milioni e 736 mila euro equivalgono alla clausola rescissoria del Pipita con al suo interno questo 5% di contributo di solidarietà, a quel punto l'effettivo prezzo dell'attaccante argentino si fermerebbe, esattamente, a quota 90 milioni. Euro più, euro meno.
In caso di cessione a 94 milioni e 736 mila euro, la somma sarebbe così suddivisa:
- Napoli 90 milioni (per la precisione 89 milioni 999 mila e 200 euro)
- River Plate 2,8416 milioni
- Real Madrid 1,9214 milioni
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