di Claudio Russo – twitter:@claudioruss
Rotazione, che passione! Volendo fare rima, e magari anche per alleggerire un po' il tono delle discussioni che da ieri sera, esattamente dal fischio finale di Torino-Napoli, rischiano più volte di degenerare tra opinionisti dal discusso comportamento e commenti dei tifosi a metà tra il disastroso ed il panico più assoluto. Di queste cose, in questo pezzo, non ne faremo alcuna menzione. Fatta la premessa, passiamo avanti.Una delle caratteristiche che più abbiamo imparato a conoscere di Rafa Benitez, da quando è a Napoli, è la sua continua rotazione dei propri giocatori. Sia perchè, con campionato, Europa League e Coppa Italia ancora da giocare, c'è da fare assolutamente turnover per far riposare i ragazzi durante i tour de force che hanno costretto, e costringeranno, gli azzurri a giocare tre partite a settimana ma anche per dare un'opportunità a tutti i giocatori di scendere in campo in modo da non perdere il ritmo partita oppure rimanere scontenti per il poco utilizzo.
"Facciamo rotazione per sfruttare tutta la rosa. E' sempre stato un vantaggio per me questo fattore, tutti coloro che lavorano con me controllano lo stato fisico di ogni calciatore per arrivare a fine campionato senza affanni. Tutti ci possono aiutare, anche Mesto ed Henrique che hanno giocato un po' meno. Do fiducia a tutti perchè hanno la capacità di battere chiunque". Così Rafa Benitez il 13 febbraio in conferenza stampa a Castelvolturno, tanto per ribadire il concetto. Il fatto, tuttavia, si fa molto più interessante se andiamo a spulciare i numeri delle 38 partite stagionali già giocate dal Napoli (che possono arrivare fino a 63 in caso di finale di Europa League e di Coppa Italia)
Comunque, dicevamo delle 38 partite già giocate. Prendendo in esame le 2 gare dei preliminari di Champions League, quella di Supercoppa, le 8 di Europa League, le 2 di Coppa Italia e le 25 di campionato, e facendo ben attenzione ad analizzarle competizione per competizione senza badare al calendario, la statistica recita ben 36 formazioni diverse e la bellezza di 122 giocatori cambiati in questo lasso di tempo. Soltanto in due occasioni Rafa Benitez ha riproposto la stessa identica formazione del turno precedente: è capitato sia tra 1° e 2° giornata di campionato (Genoa e Chievo), sia tra 10° e 11° (Roma e Fiorentina). Dopodichè almeno un cambio tra una partita e l'altra. Che sia campionato, Coppa Italia, preliminari di Champions oppure Europa League.
Se Rafael (32 presenze da titolare), Higuain (29) e la coppia Raul Albiol-Kalidou Koulibaly (23 partenze in coppia) hanno ben salda la loro posizione in classifica, negli altri reparti la situazione è ben diversa. Al netto di squalifiche ed infortuni, dalle statistiche esce fuori la sublimazione quasi esasperata della rotazione dei giocatori: 5 terzini destri, 4 terzini sinistri, 6 coppie centrali, 6 coppie a centrocampo, 5 trequartisti centrali, 5 ali destre e 5 ali sinistre più di una dozzina di terzetti utilizzati sulla trequarti. Il tutto nei grafici realizzati da Giuseppe Cautiero per CalcioNapoli24 e che potete trovare in allegato. Una rotazione cervellotica ma vincente, perchè i risultati per il momento danno ragione a Rafa e ad un Napoli che, a differenza del passato, riesce a sostenere tre competizioni allo stesso momento. Poi è ovvio, la qualità poteva essere ancora maggiore. Ma questo è un altro discorso...
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