La Gazzetta dello Sport scrive su Mirko Valdifiori: "Un anno sulle montagne russe e una partita stasera contro il Verona per provare a riprendersi il Napoli. Il 2015 si sta per chiudere ed il bilancio di Mirko Valdifiori non può che essere positivo, ma ha avuto più elogi per un partita con la maglia dell’Italia che per quelle disputate con il Napoli. L’esordio in Nazionale è arrivato al culmine di una stagione giocata ad altissimi livelli ad Empoli sotto la guida di Maurizio Sarri. Fu allora che De Laurentiis contattò il collega Corsi per portarlo a Napoli, operazione conclusa prima ancora dell’addio di Benitez. Un particolare non da poco perché va chiarito che non è stato Sarri a chiedere Valdifiori per il suo Napoli, pur stimando molto Mirko, sia come calciatore sia come uomo. Valdifiori lo ha voluto De Laurentiis anche contro il parere negativo dell’allora direttore sportivo Bigon, che stasera tornerà al San Paolo da ex con l’orgoglio di chi ha scelto Koulibaly, Ghoulam, Mertens, Gabbiadini e Jorginho. Proprio con quest’ultimo Valdifiori si sta giocando il posto sin dal ritiro di Dimaro. Valdifiori è partito con il vantaggio di conoscere già il metodo Sarri, Jorginho ha operato il sorpasso in Europa League contro il Bruges quando Sarri ha cambiato modulo. Il 4-3-3 non ha agevolato Valdifiori, che rispetto a Jorginho è più bravo a giocare in verticale e con un trequartista davanti. Con il tempo, Mirko ha preso le misure ai nuovi compagni (con la moglie Elisa e la piccola Aurora frequenta le famiglie Insigne, Maggio e Gabbiadini) e ha ritrovato la condizione. Adesso in molti auspicano un suo impiego anche a Bergamo per avere più lanci in profondità e maggiore precisione nei calci piazzati. Ecco perché per Mirko l’esame di stasera sarà molto importante"