La mancanza di alternative ha un unico pregio

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La mancanza di alternative ha un unico pregio

Garcia ormai abbandonato dalla piazza, ma il Napoli non ha alternative

La sensazione è che ormai la piazza abbia abbandonato Rudi Garcia.

Nessuno può negare i tanti errori commessi dall'allenatore francese da quando ha preso l'incarico, ma siamo arrivati al punto di non ritorno.
Quel punto in cui gli si vengono imputati errori anche quando non ne commette, o se ne addita uno ignorando quanto di bene abbia fatto.

Va dato atto a Garcia che se il Napoli era sotto per 2-0 alla fine del primo tempo contro il Milan non fosse colpa sua, e che gli azzurri hanno ripreso il match grazie ai cambi effettuati all'intervallo e al nuovo modulo presentato nella ripresa.

Alle luce di questo, andare ad evidenziare che abbia inserito Zanoli al posto di Politano e non Lindstrom o Zerbin, sa di pretestuoso e pecca di onestà intellettuale.

Non riuscire ad ammettere che Garcia sia capace di poter fare anche il suo mestiere pur di dargli contro sempre e comunque, è una strada che non porta a nulla, soprattutto alla luce del fatto che De Laurentiis non sembra più intenzionato ad esonerarlo.

E' evidente che la rottura sia difficilmente sanabile, ma visto lo scenario attuale e per il bene comune, forse sarebbe meglio nè dargli contro per partito preso nè remargli contro fino alla fine della stagione.

Non è in discussione la colpevolezza dell'imputato, ma si chiede che gli siano concesse delle attenuanti. Attenuanti evidenti che sarebbe quanto meno moralmente scorretto far finta che non le meriti.

Allenatori che avrebbero potuto fare un evidente salto in avanti hanno rifiutato l'eredità di Spalletti per non bruciarsi. Thiago Motta, per ammissione dello stesso De Laurentiis, ha declinato l'invito ad allenare una delle migliori rose d'Europa e restare a Bologna pur di non affrontare una sfida dove c'era praticamente tutto da perdere.

Garcia, presumibilmente non era nemmeno lontanamente il prescelto di De Laurentiis, ma paradossalmente era uno dei pochi, se non l'unico, che avrebbe accettato la sfida con entusiasmo pur di tornare ad allenare in Europa dopo i fallimenti delle ultime stagioni.

La domanda è? Veramente qualcuno, fatta eccezione per Garcia stesso (forse), pensava che sarebbe riuscito ad arrivare dove nessuno è arrivato nella storia di questo club dopo l'anno scorso?

Forse sarebbe meglio navigare a vista e portare la nave in porto sana e salva evitando ammutinamenti da parte della ciurma, e remare tutti dalla stessa parte per evitare il disastro della mancata qualificazione alla prossima Champions.

Rudi Garcia, allenatore del Napoli

Garcia va cambiato o sostenuto, non c'è altra strada!

Visto che la prima alternativa sembra definitivamente saltata, non resta da fare altro che supportarlo anche senza sopportarlo, magari cominciando a dargli atto di qualche merito anche se sporadico.

Lecito pensare che il Napoli non sia nelle mani giuste, ma sia chiaro, quelle mani ci restano. 

Il Napoli non può far altro che fidarsi di Garcia! L'unico modo per evitare che sia un disastro, è che non si dia per scontato che lo sarà.

La mancanza di alternative ha un unico pregio: ti libera dall'indecisione sulla strada da seguire per concentrarti sul modo più opportuno per seguirla.

RIPRODUZIONE RISERVATA

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