Francia mon amour...ma non per quanto riguarda i centrocampisti, pure stavolta! Negli anni scorsi dal mercato sarebbe dovuto arrivare al Napoli Maxime Gonalons, attualmente capitano del Lione: una trattativa infinita lunga più di sei mesi, un contratto firmato e dimenticato a Castel Volturno (che, pare, fosse stato addirittura mostrato dallo stesso De Laurentiis a dei tifosi che chiedevano spiegazioni dopo un mercato abbastanza povero), un viaggio del presidente Aulas dal Brasile per chiudere un'affare mai concluso.
Stavolta, invece, tocca ad altri due ragazzoni d'oltralpe essere accostati al Napoli: il primo è Moussa Sissoko, del Newcastle, mentre il secondo è quel Giannelli Imbula del Porto che, ai tempi dell'Olympique Marsiglia, già fu accostato alla maglia azzurra. "Ai tempi del Guingamp, tre anni fa, era risultato il migliore giocatore della Ligue 2 francese a soli 20 giocatori: ricorda un po' la parabola di Verratti, che a 19 anni era il migliore della Serie B italiana, ma anche lo stesso Imbula ha un potenziale notevole. Diciamo che 20 milioni, per uno come lui, li vale tutti visto quello che può dare ad una squadra con le sue doti, alla sua età non ci sono tantissimi giocatori in grado di dare il suo contributo" ci raccontava a giugno Franckie Tourdre, presentandoci un po' Gilbert, detto Giannelli, Imbula.
TOON ARMY - Torniamo un attimo a Moussa Sissoko, in forza al Newcastle in Premier League: il giocatore è talentuoso, ma l'affare è al limite dell'impossibile per un paio di motivi. Ad esempio non è positivo il fatto che l'ex Tolosa nel club della Toon Army sia un titolarissimo inamovibile (22 presenze su 24 partite totali). Non aiuta nemmeno la situazione di classifica del Newcastle: l'ex club di Alan Shearer è invischiato nell'antipatica lotta per non retrocedere in Premier League (18 punti, penultimo posto in compagnia del Sunderland), nonchè abbastanza restio nel decidere di cedere a cuor leggero uno dei suoi centrocampisti titolari nonostante l'acquisto, recentissimo, di Jonjo Shelvey dallo Swansea (che libera il posto per Jonathan De Guzman: toh, gli intrecci del mercato). Poi, il prezzo: arrivato dal Tolosa per poco meno di due milioni di sterline nel 2013 (aveva il contratto in scadenza), Sissoko non vale meno di 15 milioni di euro. Somma che rappresenta anche il limite massimo di spesa che si è posto il Napoli in questa sessione invernale per un centrocampista che, ricordiamo, dovrebbe accettare di partire dalla panchina. Dettaglio a parte: a prescindere dal valore di mercato, il tutto è penalizzato dall'ingente somma che il Newcastle incassa dai diritti televisivi (l'ipotesi attuale per il prossimo campionato parla di 131 milioni di euro), e anche dal patrimonio del presidente Mike Ashley che, nel 2012, veniva classificato da Forbes come il quindicesimo uomo più ricco della Gran Bretagna.
PROJECT IMBULA - Imbula, in tutto questo, che ruolo ha? Bisognerebbe chiederlo al Porto, che in portoghese risponderebbe "E' un panchinaro": diciannove presenze su ventotto partite, sì, ma anche un minutaggio abbastanza ridotto (soltanto 1120 minuti). Ad inizio stagione era partito con il piede giusto, scendendo in campo nelle prime partite di campionato, poi lentamente ha perso il posto a vantaggio di altri dragoes come Hector Herrera, Ruben Neves, André André e Danilo Pereira. Dal 28 novembre ad oggi, il calcolo dei minuti arriva a soli 212 giri di lancette: un po', pochi, decisamente. La questione su Imbula, però, è un'altra: i fondi di investimento, che assieme ai super-agenti alla Jorge Mendes possono mettere i bastoni tra le ruote alle trattative (André Gomes vi dice niente?). Stavolta c'entra Nelio Lucas e la sua Doyen, tramite la controllata maltese Vela Management Limited: "Project Imbula", si chiama così il documento pubblicato da Football Leaks che descrive quello che sarebbe un accordo tra il Porto e Lucas per la cessione del 50% dei diritti economici su Imbula per dieci milioni di euro, cinque dei quali sarebbero stati forniti da un investitore non specificato. Insomma: il 50% di Imbula apparterrebbe al Porto, il 25% alla Vela Management Limited di Nelio Lucas, l'altro 25% a questo investitore. Dato che le Third Party Ownership sono state bandite dalla FIFA, c'è abbastanza materiale per addensare qualche dubbio sulla legittima proprietà del cartellino di Imbula. Ed il Napoli difficilmente vuole fare affari con i fondi di investimento.
PS: peraltro, per quanto riguarda Imbula, sul trasferimento del francese è scoppiato un caso con lo stesso Olympique Marsiglia. Sempre secondo quanto svelato da Football Leaks, tramite una semplice scannerizzazione, la stessa società francese lo scorso 15 settembre intimava al Porto il pagamento delle prime due rate (su quattro, totale 20 milioni: 5 milioni per rata, una con scadenza 30 luglio ed un'altra con scadenza 15 settembre), per il trasferimento di Imbula, con una lettera firmata dal direttore generale Philippe Perez: in alternativa l'Olympique si sarebbe mosso tramite vie legali. Altri dubbi, no?
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