Nella distinta gara di Verona-Napoli non può che essere balzata all’occhio la panchina a disposizione di Antonio Conte; specialmente a centrocampo dove i primi ricambi erano Iaccarino e Coli Saco. Al di là delle disamine tecnico tattiche parziali, va sottolineato questo aspetto perché il mercato è aperto ed un giudizio definitivo sulla rosa sarebbe poco oggettivo, ci sono però delle questioni vanno sicuramente affrontate anche per comprendere i motivi di tali decisioni.
Ritorniamo alla panchina del Napoli ieri a Verona. Mancavano all’appello calciatori con contratti pluriennali praticamente fuori dal progetto. Osimhen è la punta dell’iceberg, ma ci sono anche Mario Rui, Gaetano e Folorunsho. L’ex Verona è il caso più emblematico di tutti. Conte, il giorno della sua presentazione, dichiara di essere curioso di conoscerlo. Arriva anche il rinnovo contrattuale per Michael e poi? Sparisce finendo addirittura sul mercato stando ai rumors. Cosa è accaduto? Come mai Folorunsho da ‘nuovo’ acquisto è finito fuori dal progetto in così poco tempo?
Il Napoli, fino a prova contraria, paga gli ingaggi di Osimhen, Folorunsho, Gaetano e Mario Rui. Queste dinamiche di mercato sono vecchie come il mondo, ma presentarsi con una rosa numericamente insufficiente all’esordio non è il massimo. Qualcuno, legittimamente, potrà sostenere che sia meglio non convocarli in quanto con la testa altrove. Dall’altra parte c’è però il rovescio della medaglia di queste scelte nette e forti. Per carità, non servivano loro per battere il Verona, ma averli in panchina avrebbe avuto un senso soprattutto se vai sotto e devi dare un segnale.
Fa strano, con tutto il rispetto per Iaccarino e Coli Saco, non avere un Folorunsho (contratto 2029 rinnovato da poche settimane) almeno in panchina pronto a subentrare per dare forza e soluzioni tattiche in mediana e non solo. Conte era curioso di conoscerlo, come dichiarato stesso da lui nella conferenza di presentazione. Come mai allora non lo ha mai preso in considerazione in queste due uscite ufficiali? Non lo ha convinto sul piano tecnico tattico oppure il calciatore ha espresso la volontà di cambiare aria? Sarebbe interessante capire cosa sia accaduto visto che le premesse sembravano essere altre.
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