E' fuga dal San Paolo? Possibile, almeno guardando i numeri. Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis ha sempre parlato di stadio virtuale, con una visione futuristica che vorrebbe i tifosi del Napoli davanti alle televisioni ed un piccolo gruppo (i ventimila soci di cui ha parlato qualche giorno fa) in uno stadio totalmente rivoluzionato rispetto ad un San Paolo in condizioni penose e che non garantisce servizi adeguati rispetto al prezzo del biglietto da acquistare: la protesta delle curve, visti i tagliandi a quaranta euro, è legittima viste le condizioni effettive della struttura.
Tornando indietro negli anni, però, i numeri sono implacabili: la media annuale degli spettatori al San Paolo da quando il Napoli è tornato in Serie A è di circa quarantamila spettatori (40.045, per la precisione), mentre quella degli abbonati è calata via via negli anni (dai circa 23mila del 2008-2009 si è passati agli 11.820 del 2010-2011, poi ai 10.330 del 2012-2013). Cifre definitive sugli ultimi anni non ce ne sono, ma le stime riportano di un numero di abbonamenti che si aggira attorno alle seimila tessere: un ribasso, in otto anni, di circa diciassettemila spettatori. Il 74% - dati non ufficiali - di abbonati in meno, un'enormità (anche se va detto che i gruppi organizzati e gli ultras, contrari alle politiche legate alla sottoscrizione degli abbonamenti e alla tessera del tifosi, acquistano regolare biglietto partita per partita). Il 74% è un dato che fa pensare: possibile che in nemmeno dieci anni, peraltro con risultati sempre crescenti, ben tre tifosi su quattro abbiano deciso di rinunciare alla possibilità di seguire la propria squadra annualmente?
SPETTATORI MEDI ED ABBONAMENTI SOTTOSCRITTI (dati elaborati da StadiaPostcards)
2004-05: 37.080 spettatori di media // 19.065 abbonamenti sottoscritti
05-06: 23.728 // 13.738
06-07: 35.176 // 19.553
07-08: 43.046 // 22.852
08-09: 39.851 // 23.000
09-10: 40.797 // non disponibile
10-11: 45.608 // 11.820
11-12: 39.808 // non disponibile
12-13: 39.636 // 10.330
13-14: 40.632 // non disponibile
14-15: 32.266 // non disponibile
15-16: 38.760 // non disponibile
16-17: 22.752 // non disponibile
Il numero degli spettatori complessivi, tuttavia, è rimasto abbastanza stabile negli anni: da quando è tornato in Serie A, il Napoli non è mai andato sotto i trentamila spettatori di media. Il dato più basso riguarda il secondo anno di Rafa Benitez, quando al San Paolo ci sono stati in media 32.266 spettatori. Quello più alto, invece, nel 2010-2011 quando il numero medio è salito fino a 45.608 persone. Ed il biennio di Sarri? I dati premiano l'allenatore azzurro almeno nella passata stagione: dai 32.266 spettatori del secondo anno di Benitez si è saliti a 38.760 con un aumento del 16,7%. Un aumento coinciso anche con risultati sul campo più soddisfacenti, visto il secondo posto in classifica.
Il problema, però, è da ricercare in questo inizio di stagione: 27.231 spettatori per Napoli-Milan, 21.083 per Napoli-Bologna, 19.942 per Napoli-Chievo Verona. Una media complessiva, in tre partite, di 22.752 spettatori. Sedicimila persone in meno al San Paolo, che ha offerto un colpo d'occhio insufficiente vista la capienza totale. Una percentuale del 41,3% in meno, anche se rapportata ovviamente solo su tre partite e non sulle canoniche diciannove casalinghe di un intero campionato. Se invece confrontiamo i numeri con le prime tre partite giocare al San Paolo dello scorso anno (Sampdoria, 25.128; Lazio, 18.766; Juventus, 40.311) la media è di 28.068 spettatori, perciò la percentuale di spettatori persi è del 19%. Negli ultimi dodici anni non è mai stata così bassa la media spettatori. Ovvero da quando è iniziata l'era De Laurentiis.
A cosa è dovuta quest'assenza di 5.316 spettatori? Alla disaffezione nei confronti del presidente De Laurentiis (lo striscione pro-Sarri è indicativo)? Difficile pensare ad una disaffezione nei confronti della squadra, reduce da un esaltante secondo posto in classifica; difficile pensare che possano essere tutti delusi dall'addio di Higuain tanto da rinunciare a presenziare al San Paolo; più facile pensare ad un allontanamento dovuto alle condizioni penose dello stadio (in fondo i broadcaster televisivi offrono un servizio decisamente completo, no?).
Oppure la causa è da ricercare nei prezzi...tenendo in conto, tuttavia, della caratura dell'avversario (il Napoli applica diverse fasce di prezzo a seconda della squadra da affrontare): l'aumento dei tagliandi delle curve si attesta al 30,4% (da 23 a 30€), quello della tribuna Family al 30% (da 10 a 13€), nei distinti al 5,3% (da 38 a 40€), in tribuna Nisida c'è un abbassamento minimo dell'1,96% (da 51 a 50€) mentre il prezzo medio di un tagliando in tribuna Posillipo rimane invariato a 73 euro.
PREZZI 2016-2017 (Tribuna Posillipo-Tribuna Nisida-Distinti-Family-Curve)
Chievo: 65-45-35-10-25
Bologna: 65-45-35-10-25
Milan: 90-60-50-20-40
PREZZI 2015-2016 (Tribuna Posillipo-Tribuna Nisida-Distinti-Family-Curve)
Juventus: 80-55-40-10-25
Lazio: 80-55-40-10-25
Sampdoria: 60-45-35-10-20
PREZZI MEDI 2016-2017 (Tribuna Posillipo-Tribuna Nisida-Distinti-Family-Curve)
73-50-40-13-30
PREZZI MEDI 2015-2016 (Tribuna Posillipo-Tribuna Nisida-Distinti-Family-Curve)
73-51-38-10-23
I numeri sono freddi, lasciano fuori le emozioni che il calcio può dare. Ma sono maledettamente indicativi, almeno per quanto riguarda le prime tre partite. Prezzi, disaffezione, protesta...chiamatela come volete. Le cause sono tante, ma la tendenza è da invertire (la Champions è un caso a parte): al momento c'è quasi il 20% in meno di spettatori al San Paolo rispetto allo scorso anno, e ben 41 punti percentuali in meno se raffrontata alla media totale. E' una situazione paradossale: il Napoli di Aurelio De Laurentiis è reduce da una delle migliori stagioni della sua storia e, di quest'ultima, fa registrare il peggior dato degli spettatori medi. Se non si può definire fuga...
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