di Pasquale Cacciola - twitter: @PE_Bahia
Staffetta brasiliana all'ombra del Vesuvio: per un portiere che arriva, c'è un altro che partirà. Con l'arrivo di Gabriel infatti, l'addio di Rafael Cabral è ormai scontato. Per saperne di più sulla situazione dell'ex Santos, la redazione di CalcioNapoli24.it ha contattato in esclusiva il suo agente: "Abbiamo deciso di non avere fretta - esordisce Paulo Affonso attualmente in Europa a lavoro per il suo assistito -, prenderemo ogni tipo di decisione con la giusta cautela e riflessione. Rafael andrà via solo per una squadra ben strutturata che gli permetta di lavorare ad alto livello, intanto è felice di essere in ritiro con la squadra e di lavorare con il unovo allenatore e lo staff tecnico. Sta lavorando molto attentamente, vuole preparasi al meglio per farsi trovare pronto in caso di trasferimento".
Che tipi di interessi sono pervenuti per ora?
"Sappiamo che questa stagione sarà fondamentale per un ritorno ad alti livelli che sicuramente avverrà, abbiamo già diverse possibilità in questo momento. Se dipendesse da noi, già si sarebbe potuto trasferire. Ma la parola finale spetta a lui, deciderà il mio assistito dove vorrà giocare. Abbiamo richieste in Italia, Francia e Spagna.
Per Italia, chi intende?
"Preferisco non dirlo, non sarebbe etico da parte mia. Quel che mi sento di dire è che al sottoscritto, Paulo Affonso, piacerebbe vedere Rafael alla Roma se potesse continuare la sua esperienza in Italia. Ma attenzione: questa è solo una mia opinione, un desiderio, non c'è una trattativa. Nessuno ha mostrato un interesse, non ho parlato con nessuno e ribadisco che si tratta solo di una mia idea che avanzo in modo rispettoso. Penso che ha il profilo adatto per far bene in giallorosso, sarebbe molto speciale tornare a lavorare con un portiere esperto e professionale come Morgan De Sanctis"
Infastiditi, in fondo, dall'arrivo di Gabriel?
"No, Rafael ha un ottimo rapporto con Gabriel e desidera il meglio per lui. E' quel che gli ha detto prima che il giocatore di propriotà Milan arrivasse in azzurro, gli ha fatto piacere. Il mio assistito è un professionista serio, che ha più di 245 partite alle spalle tra Santos e nazionale brasiliana. E' giovane ma ha già esperienza, riprenderà fiducia e tornerà ai suoi veri livelli. Poi non dimentichiamo una cosa: è stato anche lui abbastanza decisivo come i suoi compagni per la conquista della Supercoppa...".
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