di Bruno Galvan, twitter: @BrunoGalvan85
E’ il nome nuovo accostato al Napoli per quanto riguarda la sostituzione di Lorenzo Insigne dopo il grave infortunio. Emanuele Giaccherini, è l’esempio in persona di quanto la gavetta e l’abnegazione in campo possano dare risultati quasi insperati nel tempo. ieri vi avevamo anticipato le varie soluzioni studiate dal Napoli per colmare questo buco sulla trequarti (CLICCA QUI per leggere) e c'era anche il nome dell'ex Juventus, notizia confermata in tarda serata anche da Sky. La redazione di CalcioNapoli24 ha intervistato in esclusiva Christian Bucchi, ex compagno di squadra di Giaccherini al Cesena, per raccontare le caratteristiche e soprattutto le qualità umane di Emanuele.
Christian, si è parlato di Giaccherini come nome per sostituire Insigne sulla trequarti del Napoli. Secondo te può essere lui l’erede del ventiquattro azzurro?
“Come caratteristiche può fare ciò che faceva Insigne, anche se per me Lorenzo nel complesso gli è superiore. Emanuele è meno finalizzatore, ma ha grande corsa e gioca tanto per la squadra. Nel 4-2-3-1 può starci bene. E’ uno bravo nell’uno contro uno ed ha un dribbling secco”
Che carattere ha Emanuele? Può soffrire la piazza napoletana?
“Stiamo parlando di un ragazzo eccezionale. Emanuele fra le sue prerogative migliori ha quella di saper apprendere molto dall’allenatore. Da Bisoli a Conte, lui ha saputo mettere in pratica i consigli che gli venivano dati con grande umiltà. Non credo assolutamente possa soffrire la platea napoletana perché l’ha dimostrato alla Juve quanto possa essere decisivo. Non a caso gioca con la Nazionale. Qualora dovesse venire a Napoli, troverebbe un maestro come Benitez che può completarlo e farlo crescere ancora. Rafa ha fatto diventare delle scommesse, campioni autentici come Callejon, Mertens e altri”
Sei un sostenitore di Benitez: cosa ne pensi di chi sale sul carro dei vincitori ora che le cose stanno iniziando ad andare bene?
“Parto dal presupposto che il tifoso napoletano critica non per cattiveria, ma per orgoglio ferito per l’amore che ha verso questa squadra. Per la critica di stampa dico che Benitez non ha cambiato perché si è contestato qualcosa che non andava, bensì è riuscito a venire fuori da un momento non felice grazie alla sua esperienza. Uomini di calcio come De Laurentiis e Bigon non hanno mai messo in discussione l’allenatore, per Rafa parla il curriculum. Questo in un anno è venuto a Napoli cambiando mentalità di gioco e non solo. Ha vinto una Coppa Italia e gioca il miglior calcio d’Italia che a Napoli peraltro non si vedeva da anni. L’inizio non felice era dovuto al fatto che l’ambiente si aspettava i top player che non sono arrivati e poi l’eliminazione inaspettata dalla Champions. Da qui è nato una fase di normale depressione perché fare la Champions è importante per società e calciatori per mettersi in mostra, ma Benitez ne è venuto fuori alla grande”
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