Equilibrio...what?

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Equilibrio...what?

di Fabio Cannavo (Twitter: @CannavoFabio)

Critiche, critiche e ancora critiche. Critiche a più non posso per il Napoli e per Benitez. La debacle di Empoli lascia l’amaro in bocca ai tifosi azzurri che speravano, ancora, di poter agguantare la Lazio e il secondo posto. Secondo posto che dista cinque lunghezze dal Napoli. Di tempo c’è n’è, di occasioni pure, ma a volte la cosiddetta ‘critica’ locale dimentica, o meglio, non conosce il termine ‘equilibrio’. Si vince ed è un Napoli da tetto d’Europa, si perde e si torna la ‘squadretta’ da metà classifica. Battiamo 4 a 1 la Samp e 3 a 0 la Fiorentina e Benitez è il maestro di calcio, il migliore. Poi il 4 a 2 di Empoli lo cataloga tra quelli inesperti e inadatti al calcio italiano. Equilibrio. What? Sembra che si faccia la gara a dare una spiegazione tecnica e morale ad una sconfitta, ma anche alla vittoria. “Visto? Se non era per il ritiro…”, oppure “Si sono montati la testa”. O anche “era chiaro che si puntava all’Europa League”. Tutti hanno la spiegazione. E menomale. Se non fosse per loro staremo ancora a chiederci il perché di certi avvenimenti. La sconfitta di Empoli ha fatto uscire fuori tutti i limiti di questa squadra, da quelli tecnici a quelli caratteriali. Limiti che c’erano anche contro Wolfsburg e Fiorentina. Inler è da sempre che non fa filtro a centrocampo, eccezion fatta per tre o quattro partite l’anno. Da quant’è che Gargano sbaglia i passaggi più semplici? Koulibaly fu descritto come il nuovo Thuram, come Rafael il nuovo Taffarel. Si fa presto a giudicare per salire sul podio dell’ ‘avevo ragione io’. A volte bisognerebbe andare a fondo prima di sparare cartucce. Benitez da mago a ‘schiappa’ in soli tre giorni. Un record assoluto. Ma se Koulibaly si addormenta su Maccarone prima e su Saponara poi…la colpa dell’allenatore qual è? Quella di averlo scelto per farlo giocare dal primo minuto a discapito di Albiol? L’autogoal dello spagnolo poteva capitare anche a Puyol in un vecchio Barcellona-Real, sono episodi, si chiamano così. Sarri è stato bravo a far correre di più i suoi che, di certo, ci tenevano a fare bella figura. Valdifiori, Sepe, ma anche lo stesso Hysaj e Maccarone. Gente che sa di essere sotto osservazione e non poteva sbagliare la partita tra le più ‘importanti’ dell’anno. Certo è che l’approccio alla gara è stato completamente sbagliato, ma c’è il merito dei toscani di aver chiuso alla perfezione tutti gli spazi, senza lasciare modo al Napoli di fare la partita.

ERRORI INDIVIDUALI – Benitez fa l’allenatore, Koulibaly il difensore ed Andujar il portiere. Il compito del mister è quello di scegliere la miglior formazione, insegnare alla squadra il proprio modo di vedere il calcio e gestire un gruppo di circa venticinque ragazzi. Il dovere di un difensore, invece, è quello di marcare stretto l’attaccante avversario. Mentre quello del portiere dovrebbe ancora essere quello di respingere i tiri che arrivano nella propria porta. Benitez ha scelto l’undici anti Empoli e non ci sembra avesse schierato Uvini in attacco e Gabbiadini terzino. Koulibaly si è addormentato prima sul destro di Maccarone, poi sul cross di Saponara. Senza grinta, senza voglia di arrivare per primo. Andujar, invece, si è fatto infilare da un destro forte, ma centrale e ‘prendibile’. A ognuno le proprie colpe, gli interpreti di una gara son tanti ed Empoli Napoli non era solo il confronto Higuain-Pucciarelli o Benitez-Sarri...

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