Omar El Kaddouri, centrocampista del Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai colleghi belgi di Sport/Foot Magazine. Vi riportiamo alcuni stralci: "A differenza del match d'andata, stavolta voglio giocare. La mia famiglia, i miei amici e conoscenti mi vedranno all'opera".
Sei nato in Belgio, però non sei molto conosciuto qui...
"E voglio cambiare le cose! Se dovessi segnare uno o due gol al Bruges allora le persone riuscirebbero a riconoscermi e a mettere assieme un nome ed un volto. L'ultima volta che ho segnato in Belgio fu nel 2012, con l'Under 21 contro l'Inghilterra"
Come è andata la partita del San Paolo? Come t'è parso il Bruges?
"Mi aspetto di vedere lo stesso Bruges che ho affrontato l'anno scorso con il Torino, pareggiando per due volte 0-0. La squadra vista a Napoli nel mese di settembre era irriconoscibile, fu sopraffatta su tutti i fronti. Anche Thomas Meunier, che l'anno scorso mi impressionò, mi lasciò interdetto. Devo dire che in Europa League abbiamo avuto delle performance eccezionali: la nostra squadra è tra le migliori d'Europa, potremmo quantomeno arrivare in finale"
In Italia c'è un po' di sorpresa per il poco minutaggio che ti è stato concesso, soltanto 93 minuti in campionato. Non è frustrante il giocare solo in Europa League?
"L'anno scorso al Torino la situazione era opposta: nella fase a gironi rimanevo in panchina per giocare poi in Serie A. Ma è normale che in Italia un allenatore decida undici giocatori per la Serie A ed una squadra di riserva in Europa League".
Vuol dire che per un allenatore conta di più il campionato?
"Con la partenza di tre giocatori come Andrea Pirlo, Arturo Vidal e Carlos Tevez la Juventus non è certo la stessa dell'anno scorso, perciò è l'occasione per la Roma, per l'Inter e per noi di vincere il titolo. La Juventus è stata inavvicinabile negli ultimi tre anni, ma quest'anno non è la stessa cosa".