Aurelio De Laurentiis ha rilasciato alcune dichiarazioni a Il Mattino sulla questione San Paolo. Ecco quanto evidenziato da CalcioNapoli24: “De Magistris dice che sono pochi 20 milioni? Su questo voglio dire tre cose, chiare. La prima: a De Magistris io ho detto a casa mia, alla presenza di Auricchio, che volevo cacciare di tasca mia all’incirca 20 milioni. E gli ho detto esattamente quello che volevo fare. Avevo con me un appunto con un elenco dettagliato di 30 interventi, glieli ho letti tutti, uno per uno, e li abbiamo commentati. Non solo non fece obiezioni, ma, al contrario, espresse soddisfazione per la volontà di mettere sul tavolo tanti soldi in un momento così difficile in generale e in un contesto economico, sociale e ambientale così depresso e disincentivante come quello napoletano. Ha cambiato idea? Liberissimo. Ma deve spiegare perché. Non è corretto dire che la proposta “pesa” solo 20 milioni. Certo, gli investitori andranno poi contrattualizzati per quanto riguarda le aree commerciali, ma conto di riuscirvi. Però è un’impresa titanica. È colpa mia se quando sentono Napoli scappano? Se prima mostrano interesse e poi, se sono stranieri, s’informano e declinano l’invito a investire? Ecco, se fossi al posto del sindaco mi preoccuperei di questo più che di fare polemica col Napoli”
Sul piano alternativo che De Magistris ha detto, De Laurentiis rilancia: “Voglio vedere questi soggetti. Sono curioso di sapere chi sono, quanti soldi sono disponibili a tirare fuori, per fare cosa. Tra il dire e il fare, c’è di mezzo il mare. È difficile puntare a obiettivi alti se dal Comune continuano a sparare addosso al Napoli. A me De Magistris sta simpatico, o incontro, ci parliamo, raggiungiamo un’intesa, ci stringiamo la mano, ma poi la sua parola non viene mantenuta. Non so se è lui che cambia idea, se è la macchina amministrativa e burocratica che asfissia e sabota ogni iniziativa”