"I giocatori sono tutti cedibili, bisogna vedere chi se li vuole comprare. Kvaratskhelia? Ha un contratto che scade nel 2027 o 2028, io sto serenissimo. Tranquillissimo”. De Laurentiis, come da copione verrebbe da dire, sul rinnovo di Kvaratskhelia, così come per altri negli anni precedenti, ribadisce la posizione di forza della SSC Napoli in virtù di un contratto ancora piuttosto lungo. Il georgiano, dal 1° luglio, entrerà di fatto nella sua terza stagione di Napoli. Un termine non da sottovalutare quando si discute di rinnovo con De Laurentiis.
Andando oltre le parole presidenziali, De Laurentiis sa benissimo di avere tra le mani uno dei calciatori più forti in circolazione. Il fatto che abbia dichiarato tutti cedibili è un’amabile provocazione magari per far uscire allo scoperto chi davvero è interessato a Kvara e non solo. Storicamente, il presidente ha sempre gratificato entro il 2°-3° anno i giocatori talentuosi che meritavano un adeguamento. Come se ci fosse una legge non scritta sui nuovi contratti.
Ezequiel Lavezzi arrivò nel 2007 e tre anni dopo firmò un nuovo accordo più ricco e con clausola rescissoria da 30 milioni. Oltre al Pocho, anche Edinson Cavani prolungò nel suo secondo anno di Napoli con stipendio top e clausola. Anche per Gonzalo Higuain il progetto era lo stesso, De Laurentiis ad iniziò 2016 offrì il rinnovo al Pipita ma quest’ultimo rifiutò salvo poi andare alla Juve per i 90 milioni della clausola al termine di quella annata. La regola del terzo anno prosegue poi con Lorenzo Insigne che nel 2013 firma il suo primo vero contratto con il Napoli. Ultimo della lista è Osimhen il quale ha firmato, in extremis, a fine 2023.
Anche Kvaratskhelia rinnoverà al terzo anno? Nessuno ha la sfera magica per poterlo dire con assoluta certezza. Guardando i rinnovi ‘simbolo’ del passato certamente c’è ottimismo. De Laurentiis sa bene che dovrà gratificare Khvicha che ha dimostrato, anche in un’annata balorda come quella che sta finendo, di essere un calciatore di assoluto talento. Va detto anche che il presidente della SSC Napoli non si è mai tirato indietro, seppur alle sue condizioni, quando si è trattato di blindare i gioielli. Vedremo se la regola del tre sarà valida anche per il georgiano.
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