di Claudio Russo – twitter:@claudioruss
L'infortunio di Lorenzo Insigne ha accelerato drasticamente i piani di mercato del Napoli: se dapprima la società azzurra avrebbe voluto investire su un quarto esterno in modo da completare il 'gioco delle coppie' con Insigne-Mertens-Callejon, il crac del numero 24 che lo terrà fuori forse fino al termine del campionato fa salire a due i possibili colpi durante il mercato di gennaio. Facciamo un po' il punto della situazione, visto l'enorme calderone in cui girano tanti, tantissimi nomi accostati al Napoli. La società azzurra, in teoria, potrebbe puntare su un elemento d'esperienza, magari da acquistare in prestito, e su di un elemento più giovane sul quale poter investire una somma più ingente.
IL 'GIOVANE RAMPANTE' - Ivan Perisic, 25enne croato, seguito già in passato dal Napoli, sembra rispecchiare l'identikit giusto per la società azzurra: giovane, ancora non arrivato al top della sua carriera, voglioso di far bene. Il Wolfsburg, però, non ha nessuna necessità di cedere il calciatore, che peraltro è titolare inamovibile. Costo dell'operazione? Non si va sotto i 10 milioni di euro, assolutamente. Però tatticamente è l'uomo giusto, può giocare su entrambe le fasce e vede la porta con discreta facilità. E' lui l'obiettivo primario del Napoli, anche se ovviamente i costi gettano nubi sull'eventuale operazione.
LA 'VECCHIA CERTEZZA' - 30 anni da compiere, l'ex Juventus Emanuele Giaccherini intriga per le sue capacità tattiche che, ai tempi di Prandelli, lo portarono in Nazionale a ricoprire anche il ruolo dell'esterno di centrocampo a cinque. L'ex Cesena, da un anno e mezzo al Sunderland in Premier League, non vive un momento felicissimo: diversi infortuni lo hanno tenuto ai box e non gli hanno permesso di esprimersi al meglio (anche adesso, ad esempio, è infortunato). Giaccherini rappresenterebbe l'ideale rinforzo d'esperienza, quello da prendere in prestito fino a fine stagione: tutto però dipende dalla volontà del Sunderland, che lo pagò 7,5 milioni di euro. Il Napoli ha iniziato a sondare il terreno, anche se non rappresenta un obiettivo primario come Perisic.
IL 'FIGLIO D'ARTE' - 25 anni da compiere tra un mesetto, il ghanese André Ayew (passaporto francese, perciò comunitario) fa coppia con il nome Napoli da un bel po' di tempo: con Bielsa trova regolarmente spazio, però la diatriba sul suo rinnovo contrattuale va avanti e non trova sbocchi concreti. Andrà con tutta probabilità in scadenza a giugno, e la sua giovane età farà sì che possa chiedere ingaggi sovrastimati rispetto al suo reale talento a qualsiasi squadra voglia firmarlo. Il Napoli, come vi abbiamo raccontato in esclusiva (CLICCA QUI PER LEGGERE), era quasi giunto alla chiusura dell'affare ma l'ufficializzazione della Coppa d'Africa, competizione a cui André Ayew tiene moltissimo, ha fatto rallentare tutto: il DS Bigon è comunque al lavoro con l'entourage del calciatore per valutare l'ipotesi di acquistare Ayew e poi aspettarlo alla fine dell'avventura del Ghana in Coppa d'Africa. Lo stesso calciatore ha aperto ad un accordo sull'ingaggio. Se dovesse però scatenarsi un'asta sul figlio di Abedì Pelè, è plausibile immaginare che il Napoli non decida di prendervi parte.
IL 'BELQATARIOTA' - L'ipotesi più giovane, dallo Standard Liegi passando per un fondo d'investimenti qatariota che ha acquistato il cartellino di Paul-Josè M'Poku e del genoano Maxime Lestienne. Classe 1993, un periodo di forma attuale a dir poco eccelso, un caratterino niente male ed una duttilità tattica che lo renderebbe molto utile al Napoli e allo schema di Rafa Benitez. Qual è il problema, direte voi: innanzitutto la volontà della società azzurra, che lo ha seguito in questi mesi. Prima del rinnovo contrattuale e della cessione del cartellino, M'Poku aveva una clausola rescissoria di 3.9 milioni: se il Napoli avesse voluto acquistarlo, non avrebbe certo detto di no a sborsare una cifra dopotutto economica. Adesso, con il cartellino in mano ad un fondo d'investimento, c'è da capire quanto il Napoli voglia fare affari con questo tipo di 'società'.
Quattro possibili rinforzi, quattro diversi tipi di identikit: il giovane rampante, la 'vecchia' certezza, il 'figlio d'arte' ed il 'belga-qatariota'. Adesso bisogna capire i margini entro i quali il Napoli si potrà muovere, ma tutto dipende dalla volontà di Aurelio De Laurentiis: se aprire i cordoni della borsa e spendere qualche milione in più, ma assicurare a Rafa Benitez un calciatore dal sicuro futuro e che, cosa più importante, potrebbe garantire una importante plusvalenza in futuro; oppure mantenere sempre il profilo basso, puntando su giocatori di rendimento ma dal prezzo molto più basso, addirittura in prestito. Dipende, ovviamente, anche dal recupero di Lorenzo Insigne: potrebbe star fuori anche 6 mesi, è vero, ma se una serie di coincidenze fortunate potrebbe farlo rientrare per l'ultimo mese e mezzo di stagione allora a quel punto potrebbero cambiare gli scenari per il mercato di gennaio. Staremo a vedere.
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