“Un’ora sola ti vorrei” è una storica canzone degli Showmen che può essere tranquillamente utilizzata come colonna sonora per una parte della rosa a disposizione di Conte. Il Napoli, come logico che fosse, finora ha utilizzato quasi sempre gli stessi calciatori per trovare la giusta amalgama nonché anche sistemi di gioco differenti. Chi più e chi meno, il 90% dell’organico ha avuto un minutaggio congruo in questa parte iniziale della stagione. C’è però un 10% che attende di mettere qualche minuto in più nelle gambe per essere pronto all’occorrenza. Vero, quest’anno ci sono solo la serie A e la Coppa Italia, ma gli imprevisti sono sempre dietro l’angolo e non bisogna mai tralasciare niente.
Guardando la rosa, in funzione anche dell’impegno di giovedì sera contro il Palermo allo stadio Diego Armando Maradona, ci sono sei calciatori che ancora non hanno tagliato il traguardo dell’ora di gioco. Addirittura ci sono Rafa Marin, acquistato dal Real Madrid, ed Alessio Zerbin fermi a zero minuti giocati. A fare compagni allo spagnolo ed all’ex Monza, troviamo altri due azzurri rispettivamente con diciassette e diciannove minuti giocati. Stiamo parlando di Michael Folorunsho e Billy Gilmour. Fanno parte di questa short List anche Cyril Ngonge con ventotto minuti ed infine David Neres con quarantanove. In questo conteggio rientrerebbe anche Elia Caprile (cinquantaquattro minuti) ma, essendo un portiere e non un giocatore di movimento, il suo minutaggio non ha un valore decisivo.
La gara con il Palermo rappresenta dunque l’occasione per questi sei azzurri di mettere minuti preziosi nelle gambe e di sporcarsi le mani come ama sottolineare l’allenatore Conte nelle ultime uscite. Nel Napoli si ragiona con il noi e non con l’io. C’è bisogno anche di questo drappello per combattere verso l’obiettivo stagionale.
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