di Bruno Galvan, twitter: @BrunoGalvan85
Sarà la solita pretattica oppure no? Le parole di Rafa Benitez sulle assenze di Lorenzo Insigne e Dries Mertens aprono nuovi orizzonti tattici per il Napoli sia per il match contro il Cagliari che per il prosieguo del campionato fino alla sosta natalizia. Nella sua prestigiosa carriera Rafa ha cambiato spesso il modulo di gioco in base ai calciatori che aveva a disposizione, un’altra risposta a chi lo ha tacciato di essere solo un integralista del 4-2-3-1. A Valencia ha fatto spesso un 4-4-1-1 con Fabio Aurelio terzino trasformato all’occorrenza centrocampista sinistro mentre sul versante opposto un’alla pura come Rufete. Angulo agiva sulla trequarti. L’altro schema al quale faceva affidamento Benitez era anche il 4-4-2 classico con due punte pure e il trequarti Angulo dirottato sull’out destro. Stessa storia anche a Liverpool dove Rafa schierava in alternativa al 4-2-3-1, il 4-4-1-1 oppure il 4-4-2. Nel primo caso Riise era l’esterno mancino del centrocampo con Kewell o Kuyt opposti e Gerrard dietro la prima punta. Nel secondo caso due punte pure come Baros e Cissè con Gerrard/Riise a sinistra e Kuyt a destra.
INDICAZIONI NAPOLI – Analizzando dunque il passato tattico di Benitez, e confrontando gli uomini a disposizione in questo momento, è possibile che lo spagnolo possa valutare tre soluzioni. Quelle più plausibili sono: Callejon esterno destro con De Guzman a sinistra, oppure a sinistra Ghoulam con Britos però sulla linea difensiva. L’idea Hamsik centrocampista di fascia non è da escludere, ma la coppia Duvan-Higuain ha giocato troppo poco insieme e soprattutto al Napoli manca uno come Michu che aveva le caratteristiche giuste per poter giocare in tandem col Pipita dirottando Marekiaro a sinistra. Ogni soluzione, dunque, non va scartata anche se Benitez è un maestro non solo sulla dialettica ma anche di campo e non escludiamo altre sorprese prima del fischio d'inizio di Tommasi.
Grafici a cura di Giuseppe Cautiero
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