A quei tempi… a suon di consensi del pubblico e dell’interessamento della stampa e dei mass-media (che ora finalmente ho capito cosa sono), i Chiattoni si accorsero che questa delle mini canzoncine sui calciatori del Napoli era una “cosa buona e giusta” e si misero di nuovo all’opera tentando il bis, puntando sempre su un’attaccante, un calciatore che non giocava molto, ma che quando entrava in campo il 99% delle volte faceva goal… si imbatterono così nella canzoncina sul Pampa Sosa.
Sul terrazzo panoramico del Chiattone Chiatto nacque un vero e proprio gruppo di lavoro.. più che gruppo di lavoro diremmo un “gruppo e basta”, composto dalla parte per così dire “tecnico-artistica” rappresentata dai Chiattoni Animati e la parte “tifosa-passionale” individuata nelle persone di Sergio Angrisano e Max Alterio (i fratelli piccoli dei Chiattoni Animati) autodefinitosi Tifosi veri del Napoli, poiché avevano seguito con molta sofferenza il Napoli degli anni grigi, visto che “ ’e tiemp bell ‘e Maradona” (scusate se lo abbiamo nominato invano) li avevano visti solo in differita nelle videocassette, perché l’epoca del “MA.GI.CA.” (ovvero Maradona, Giordano, Careca) capitò a cavallo fra la loro “pubertà” e lo “sviluppo” (diciamo fra gli 8 e i 16 anni)..
Quasi tutti i giorni i Chiattoni Animati e Brother’s si riunivano a casa del Chiattone chiatto per scrivere e comporre, e ogni volta si ricreava quella scena del film “Così parlò Bellavista” di quando il professore e i suoi amici si riunivano e la moglie indaffarata nelle sue faccende domestiche li guardava e dal suo sguardo faceva trapelare il suo pensiero: “ma chist’ nun tenene niente da fare…ma pecché nun vanno a faticà?!?”
Vabbè… Ritornando al Pampa Sosa… anche se lo spunto musicale era lì dietro l’angolo che con la voce di Cecylia Gayle diceva “eccomi, sono io la canzoncina per il Pampa, utilizzate me…” questi due Chiattoni (in disaccordo con Sergio e Max) si “incapunirono” sulla canzone dell’Ape Maia con un testo scherzoso ma “riduttivo” per quel giocatore che in seguito si rivelò un grande uomo spogliatoio, visto il suo carattere carismatico, e che soprattutto diventò il “bomber degli ultimi minuti” perché alto com’era entrava e si piazzava a centro dell’area avversaria infilando di testa tutti i cross che arrivavano, dando al Napoli i goal più preziosi per la rimonta verso la serie A.
La canzoncina sulle note dell’Ape Maia recitava:
“Sosa Sosa Sosa ncopp a stà panchina…Stai seduto tutto il tempo, a stammatina….”
Ma qualcosa non andava… i Chiattoni nonn erano convinti abbastanza e fu così che proprio all’ultimo momento, prima di inciderla nello studio di post-produzione di Radio Marte cambiarono tutto in pochi minuti.
Infatti mentre il bravo arrangiatore Gianluca Carbone ripreparava la base scelta in extremis ovvero “El Ritmo Pampa” di Cecylia Gayle i Chiattoni Animati “che siamo noi!!!” scrivemmo a volo a volo:
“Lui zompa (salta) più di tutti, lui piglia l’ascensore
Se Sosa ogni Domenica e fà o Pampa (si alza ogni mattina e balla il Pampa)
Roberto sta arrivando e la difesa sta tremando (ovviamente la difesa dell’avversario)
E la curva si prepara per il Pampa…(le nostre curve A e B .. so’ tutti amici)
Comme se parea c’o Pampa…
Comme se parea c’o Pampa… oilloc oì’
Comme se parea c’o Pampa…arriva l’ascensor …Pampa”
E fra Vai Calaiò… e Comme se parea cu o Pampa…. cominciammo irrompere nell’etere tramite Radio Marte e sul web con Youtube ed Emule diventando in poco tempo i più cliccati soprattutto dai ragazzini che cominciavano ad imparare a memoria ogni canzoncina che veniva scritta per ogni giocatore…e si, perché da quel momento ogni giocatore una canzoncina..e se non glie la facevi si offendeva.