Napoli - “Solo il fato li vinse”. La storia del Torino degli invincibili è nota a tutti gli appassionati di calcio. C’è però una curiosità che merita di essere raccontata e riguarda il feeling che lega l’Acerrana ed il Torino tanto che la squadra della città di Acerra, che oggi milita nel campionato di Eccellenza, ha come logo proprio il Toro granata come il club presieduto da Urbano Cairo.
Era il 17 dicembre 1947 quando il Grande Torino disputò una gara amichevole contro l’Acerrana nello stadio cittadino di quest’ultima. Al termine di quella partita, Valentino Mazzola e compagni regalarono le maglie alla società campana che da quel momento abbandonò il nero stellato per adottare i colori granata.
Ad organizzare l’incontro l’arbitro Francesco Mondella di Acerra il quale era intimo amico di Ferruccio Novi, presidente del Torino. Tra i due c’era una grandissima stima tanto che l’arbitro acerrano chiamo uno dei suoi figli Ferruccio chiedendo poi al patron granata di fargli da padrino per il nascituro. Da quel momento in poi, il Torino e l’Acerrana sono diventati un corpo unico. La partita del mito, così viene ricordata ancora oggi, ha segnato un’epoca. Ironia della sorte, su quello stesso campo in cui giocò il Grande Torino, si esibì anche Maradona nella famosa gara di beneficenza. Da quel 17 dicembre 1947 è nato un autentico gemellaggio granata lungo 880 chilometri.