Napoli - Paura a Napoli per la clamorosa notizia che viene confermata da Il Mattino riguardo i problemi allo stadio Maradona danneggiato dal terremoto a Napoli delle ultime settimane.
La notizia svelata da Il Mattino in merito a quello che è accaduto allo stadio Maradona che ha presentato danni dopo le continue scosse di terremoto a Napoli. Le scosse più potenti di metà aprile hanno costretto il Comune ad intervenire subito. Questo quanto scritto da Il Mattino:
«In esito al sopralluogo effettuato successivamente all’incontro calcistico - è scritto nei documenti ufficiali di Palazzo San Giacomo - anche in considerazione degli eventi sismici che si sono verificati presso la zona in cui insiste lo stadio nei giorni antecedenti il predetto incontro, riconducibili indubbiamente all’attività di bradisismo in atto presso l’area flegrea, i tecnici del servizio tecnico Edilizia Sportiva hanno eseguito apposite verifiche, al termine delle quali hanno riscontrato alcune criticità presso le gradinate dell’anello inferiore dello stadio e in particolare nel settore B4 della Curva B».
Dopo aver smantellato la parte superiore dei gradoni, i tecnici hanno appurato che una parte dell’elemento prefabbricato sul quale appoggia la gradinata s’era spaccata. E' così quindi che sono partiti i lavori urgenti allo stadio Maradona per il terremoto. Ci si è affidati ad una società specializzata in verifiche ingegneristiche, di eseguire prove di carico in ogni altro settore del Maradona con specifici macchinari di valutazione in grado di rilevare ogni possibile problema statico.
Il sisma ha colpito solo la zona sottostante la curva B inferiore. Il tutto è iniziato il 14 di aprile, in occasione di Napoli-Frosinone dopo le tre scosse di 3.7 gradi e altre due seguenti da 3.1 e 2.7 gradi. Vengono così avviati lavori per un totale di 113mila euro dal giorno successivo la partita di campionato, necessari a rimettere a posto la curva B e a ripristinare la sicurezza minata dai danni del sisma. L’anello inferiore della curva che dovrà necessariamente restare vietato fino alla conclusione degli interventi. Inizialmente erano previsti 45 giorni di lavori, a partire dal 22 di aprile. Ma i tempi sono decisamente più lunghi.