La SSC Napoli sarà costretta a lasciare il centro sportivo di Castel Volturno? Emergono adesso nuovi retroscena che spiegherebbero come mai il club partenopeo potrebbe doversi trovare una nuova casa. A rivelaro è l'immobiliarista Antonio Luise, ex consigliere comunale di Castel Volturno, che oggi ha parlato in esclusiva ai microfoni di CalcioNapoli24.
Sembrerebbe infatti che la famiglia Coppola, proprietaria della Marina di Castello SPA, che a Castel Volturno (Caserta) è proprietaria di importanti immobili, tra cui l'Hotel (Resort Marina di Castello) e il Centro sportivo dove si allena il Napoli Calcio e il vicino campo da golf, avrebbe trovato proprio per quest'ultima struttura un accordo con una grossa catena alberghiera, con l'obiettivo di riaprire e rilanciare la struttura ricettiva, finita sotto sequestro a causa dei mancati pagamenti dei canoni di locazione per diversi anni.
Secondo la Procura Regionale della Campania della Corte dei conti la famiglia Coppola non avrebbe corrisposto al Comune i canoni concessori né le somme previste a titolo di addizionali da versare alla Regione, per un danno erariale stimato in quasi sei milioni di euro (5.972.040,98).
Questa la contestazione mossa dai pubblici ministeri Braghò e Vitale, che nella primavera 2024 ha ottenuto dal Presidente della Sezione Giurisdizionale della Corte il sequestro conservativo di somme liquide e soprattutto beni immobili della società pari al presunto danno accertato; il sequestro è stato poi confermato dal giudice designato della medesima sezione con ordinanza del due maggio scorso.
Ad effettuare le indagini e ad apporre i sigilli lo scorso anno fu la Guardia di Finanza di Caserta (Compagnia di Mondragone), che aveva iniziato ad indagare senza che alcuna denuncia o segnalazione fosse pervenuta dal Comune, che pure aveva tutto l'interesse a riscuotere i canoni. I finanzieri di Mondragone avevano passato al setaccio tutta la documentazione relativa alle concessioni demaniali rilasciate dal Comune di Castel Volturno alla società Marina di Castello Spa, facente parte del gruppo imprenditoriale Coppola, e guidata fino a qualche anno fa da Cristiana Coppola, ex presidente di Confindustria Campania.
Dalle carte e da un complesso lavoro di analisi e incrocio di dati, sarebbe emerso che dal 2012 - per i periodi precedenti è scattata la prescrizione - la società non avrebbe corrisposto i canoni nonostante avesse stipulato nel 2003 con il Comune un accordo di programma che le consentiva il pagamento di un canone in misura agevolata (pari al 10% del canone tabellare) secondo il modello cosiddetto ricognitorio; agevolazioni previste perché la società aveva avuto in concessione 30 ettari di terreno per realizzare a favore della comunità locale l'ampliamento del campo da golf e creare un'oasi protetta da destinare all'attività di "bird watching". Ed invece la società avrebbe utilizzato l'area per finalità prettamente privatistiche, provocando un danno a Comune e Regione per 6 milioni di euro.
Adesso i Coppola, stando a quanto appreso da fonti attendibili da CalcioNapoli24, non solo avrebbero trovato l'accordo con una grossa catena alberghiera ma anche per sanare questa situazione debitoria con l'Agenzia delle Entrate.
L'idea sarebbe quella di reinvestire parte dei possibili proventi dalla cessione del terreno di Castel Volturno località La Piana in favore della SSC Napoli con l'obiettivo di rilanciare la prestigiosa struttura ricettiva e ampliarla realizzando 18 nuove buche da aggiungere alle 18 già presenti, trasformando la location in un'eccellenza in ambito di questo sport a livello nazionale.
Per farlo avrebbero bisogno di avere in totale esclusiva non solo l'Hotel attualmente sotto sequestro ma anche l'esclusività degli spazi, compresi quelli del quartier generale del club azzurro e i campi di allenamento.
Ultime notizie Napoli calcio. Proprio per questo motivo al patron De Laurentiis, interessato all'acquisizione dell'hotel e ai campi, sarebbe stato riferito un NO categorico.