Una pepita d'oro tra le gelide nevi di ZÄbkowice ÅlÄskie. Raccolta e custodita gelosamente a lungo, poi rivenduta qualche anno più tardi per un valore importante. E adesso, è già tra le gemme più preziose e luccicanti della Serie A. 18 milioni di euro complessivi, è questa la cifra versata dal Napoli la scorsa estate per assicursarsi dall'Udinese le prestazioni sportive di Piotr Zielinski. Un lungo tira e molla per cui è davvero valsa la pena, con tre nomi da ringraziare: Maurizio Sarri, Arkadiusz Milik e Jurgen Klopp. Sì, anche e soprattutto il tecnico del Liverpool che all'ombra del Vesuvio si ricorda ancora per quel volto demoniaco a bordocampo. Perché c'era la Premier League nel futuro del talento polacco. Contatti fitti, lunghe telefonate tra i due e la voglia di giocare nel più importante campionato del mondo. Poi, all'improvviso, qualcosa è cambiato. Sedotto e abbandonato, con quel treno della vita che ha deviato all'ultimo secondo. Al suo posto, invece, una locomotiva azzurra guidata dal suo vecchio maestro all'Empoli con un intermediario inedito rappresentato dal neo bomber partenopeo, connazionale che nel frattempo restava incantato da una città nuova e sconosciuta.
Sei mesi più tardi, il box to box è già una delle assolute certezze del tecnico di Bagnoli. Favorito da una parte dagli schemi già noti del mister e dall'altra di un evidente calo di Allan, il polacco ha rapidamente ribaltato le gerarchie nonostante il brasiliano rappresenti a oggi l'unico vero incontrista della rosa. Troppo importanti, però, le sue qualità: tecnica sopraffina, visione di gioco, dinamicità e diligenza. Anche un jolly a tutto capo, potenzialmente. Un valore destinato a raddoppiarsi e triplicarsi precipitosamente, un profilo di cui Maurizio Sarri proprio non può più fare a meno.
E all'orizzonte c'è un'altra grande plusvalenza per il club partenopeo, con la speranza che possa avvenire più tardi possibile. Un'altra pietra rara in una rosa di assoluto splendore. Perché se Kalidou Koulibaly già ora si candida tra i migliori difensori al mondo, il centrocampista classe 94 senz'altro diventerà tra le mezze ali più importanti d'Europa nel giro di due anni. Già adesso in Serie A sembra non avere rivali nel suo ruolo, eccetto uno: Radja Nainggolan. Solo il ninja, infatti, gli è superiore in Italia grazie all'impeto fisico, caratteriale e all'esperienza. Tecnicamente però, la differenza è già netta. Parliamo tuttavia di un classe 94 contro un 88: è solo questione di tempo, di questo passo. La grande scalata è già iniziata, intanto ieri è arrivato l'ennesimo squillo per Madrid...
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