UN ALTRO rebus. E non è una novità. Vincenzo Montella è fatto così. Nasconde le scelte fino all’ultimo. Soprattutto quando si tratta di partite importanti, e quella col Napoli lo è. Eccome se lo è. Diciamo che, molto probabilmente, cambierà ancora il modulo. Niente 4-3-1-2, e nemmeno 3-5-2. L’idea infatti è tornare al 4-3-3. Una scelta comprensibile, considerando che dall’altra parte c’è una squadra che sa far male come poche sugli esterni. Per questo Vincenzino vuole due uomini per fascia, e non uno soltanto. Un modo (appunto) per impedire a Benitez di sfruttare la superiorità numerica sulle corsie. La domanda vera, però, è un’altra. Quali saranno gli interpreti? Partiamo dalla difesa, dove c’è qualche certezza in più. In porta (ovviamente) Neto. Davanti a lui Tomovic, Gonzalo Rodriguez, Savic e Alonso. L’unico dubbio riguarda il terzino destro, perché è forte anche la candidatura di Richards. Il serbo, comunque, sembra in vantaggio. Capitolo centrocampo. Salvo sorprese Montella confermerà i tre tenori, e quindi Aquilani, Pizarro e Borja Valero. L’alternativa potrebbe vedere il 10 regista col Pek fuori, ma sembra un’ipotesi remota. E siamo al grande punto interrogativo. Giocherà Mati Fernandez o Ilicic? I due sono al cinquanta e cinquanta e, alla vigilia, era praticamente impossibile capire chi possa spuntarla. Il primo garantirebbe a Montella più copertura, ma rispetto allo sloveno si trova meno a suo agio se deve defilarsi sull’esterno. L’ex Palermo, invece, ha meno spirito di sacrificio, tende a distrarsi in fase di non possesso, ma rispetto al cileno ha più facilità nel partire largo per poi tagliare verso il centro. Un indizio, a favore di Ilicic, è dato dal fatto che giovedì non è andato nemmeno in panchina. Stesso discorso per Mati, è vero, ma perché non rientra nella lista Uefa. Nessuna discussione su Cuadrado e Babacar. I due giocheranno, e guideranno l’attacco viola in attesa che dalla panchina si alzi Mario Gomez. Il tedesco ha una voglia matta di segnare, ma stavolta entrerà soltanto a gara in corso.