In base a cosa si decide il costo di un tatuaggio? Non è semplice applicare un metro di paragone per scoprire quale sia il costo di un disegno sulla pelle. Marek Hamsik ne ha tanti. Sicuramente se ne sarà fatto un'idea, a meno che non abbia un abbonamento annuale col proprio tatuatore di fiducia. Tra quelli che, nel tempo, siamo riusciti a vedere sul corpo dello slovacco, riusciamo ad annoverarne qualcuno:
Ne manca uno. "Se vinco lo scudetto mi faccio un tatuaggio enorme, ho spazio dietro la schiena, è una cosa che sogno di avere sulla pelle": quello dello scudetto, come dichiarato dallo stesso slovacco in diretta Facebook. Potrebbe usufruire dell'abbonamento con Enzo Brandi, tatuatore di fiducia. Ma non siamo così convinti si tratti di un problema economico. Quel tatuaggio lì lo farà solo quando vincerà lo scudetto col Napoli. E in questo caso cambia tutto. Ma proprio tutto. Perché il tatuaggio non ha più soltanto un valore economico che si può misurare, magari, con le ore di lavoro del tatuatore, l'inchiostro utilizzato e gli aghi. Mica lo slovacco baderebbe a spese? Quello è un tatuaggio che costa quanto il salto di qualità che deve compiere il Napoli per colmare il gap con la Juventus. Non per essere al pari livello, ma per superarla e aggiudicarsi il titolo. Insomma, a volte un tatuaggio può costare tanto. Ma veramente tanto.