Con il 2016 ormai alle spalle anche se soltanto da poche ore, finisce il tempo per i bilanci e si inizia a guardare avanti. Quali prospettive hanno, dunque, i ragazzini della Primavera del Napoli? Forse, tutti hanno lo stesso sogno: indossare quella maglia azzurra per tutta la vita. E, forse, tutti hanno anche lo stesso obiettivo per il 2017: fare l'esordio in prima squadra. Ragionando con razionalità, tuttavia, viene da chiedersi: quanti sono veramente pronti per il Napoli dei grandi?
Sarri li ha chiamati costantemente in prima squadra per farli allenare col gruppo e tenerli d'occhio. Se qualcuno gli abbia fatto battere quel cuore ben nascosto dall'aspetto 'burbero' e 'talebano' non lo sa nessuno. Tutti sanno, però, che Sarri è un perfezionista e finchè un giocatore non sarà considerato 'pronto' a tutti gli effetti, difficilmente gli darà spazio.
C'è ancora un campionato da disputare per gli azzurrini e tutti pensano esclusivamente a quello. Non si può negare, però, che gennaio sarà un mese caldo per procuratori e dirigenza. Alcuni ragazzi, a giudicare da quanto visto sul campo in questi mesi, sono davvero pronti e meriterebbero una maglia da titolare in Lega Pro. Entrerà in gioco la volontà dei ragazzi di chi gli sta dietro di credere nel progetto di Saurini, Grava e Edo De Laurentiis che adesso, dal canto loro, dovranno saper essere 'convincenti'.
Raffaele Russo, ad esempio, ha disputato un ottimo campionato sino ad ora. Ha sempre giocato da combattente vero e ha dimostrato di sapersi muovere sulla fascia. In Lega Pro c'è da combattere col coltello fra i denti e lui ha le carte in regola per riuscirci. Serio, motivato, deciso: è in convitto col Napoli e non si concede distrazioni. Si allena, segue i consigli del nutrizionista per una dieta corretta e quando torna a casa serve ai tavoli nel ristorante di famiglia, per aiutare mamma e papà. Un ragazzo da ammirare, insomma: umile e predisposto al sacrificio.
Antonio Granata è pronto dal ritiro a Dimaro della scorsa estate. Il capitano, però, è rimasto al Napoli soprattutto per la Youth League: una competizione che lo entusiasma da sempre e che voleva giocarsi fino in fondo. E' il capitano e svolge bene il suo ruolo. La forma fisica è perfetta: abbastanza alto per il gioco aereo e sufficientemente veloce quando si tratta di rincorrere. Una sicurezza.
Anche Luigi Liguori è pronto. E' uno di quei ragazzi che in testa hanno solo il pallone, di quelli che il calcio è il pane quotidiano. Quest'anno ha dimostrato di essere valido. Nove gol e tre assist, questo il suo bottino fino ad ora. I numeri parlano per lui, Liguori potrebbe effettivamente giocarsela anche in Lega Pro.
E chi non darebbe una chance a Luigi D'Ignazio? Duro, tenace, veloce. Il terzino della Primavera azzurra è stato abbastanza sfortunato, quest'anno. Tra un infortunio e l'altro ha giocato poco, ma ogni volta ha saputo mettere in campo la determinazione e la voglia di far bene. Indiscutibili le qualità tecniche, D'Ignazio farebbe sicuramente bene anche in un contesto professionistico.
Infine c'è Marfella, che con la sua grinta ha conquistato un po' tutto il pubblico di Sant'Antimo. Le sue grida si sentono a chilometri di distanza: incutono timore agli avversari e conferiscono fiducia ai compagni. Ma c'è altro: Davide ha dimostrato di essere forte, forte davvero. Tuttavia, è poco il tempo che ha avuto a disposizione. Ha preso il posto di Schaeper da poco più di un mese ed è ancora presto per definirlo 'pronto' o meno per la Lega Pro. Quel che è evidente, però, è che questo ragazzo ha i numeri per diventare un gran bel portiere.