Amiche e amici di CalcioNapoli24, oggi dalle ore 19 allo stadio Diego Armando Maradona avrà luogo la presentazione del libro "La strada di un sogno: la mia vita da procuratore" (Cairo Editore, pagg. 160, euro 16, prefazione di Maurizio de Giovanni), da parte dell’agente Mario Giuffredi. Con il procuratore interverranno lo scrittore Maurizio De Giovanni ed il capitano del Napoli Giovanni Di Lorenzo, che firma la postfazione del libro. Presenti il presidente della SSC Napoli Aurelio De Laurentiis, il ds azzurro Mauro Meluso, il capo area scouting Maurizio Micheli, i calciatori azzurri Mario Rui, Matteo Politano e Gianluca Gaetano, il ds del Frosinone Guido Angelozzi, l'allenatore del Taranto Eziolino Capuano, gli agenti Stefano Antonelli e Marco Sommella, il giornalista di Sky Sport Gianluca Di Marzio, il centrocampista della Vis Pesaro Mirko Valdifiori, l'ex centrocampista del Messina Carmine Coppola e il direttore sportivo della Lazio Angelo Fabiani.
20.39 - L'assessore allo Sport Emanuela Ferrante saluta i presenti e parla della funzione sociale del calcio ad ogni livello, ringraziando il Napoli per i risultati raggiunti.
20.35 - Giuffredi: "Devo dire sempre grazie al presidente, posso litigare cento volte e dirci le parole, ma il rispetto e l'ammirazione verso di lui sarà sempre infinita: mi ha sempre rispettato, una cosa che mi dà fastidio e che non accetto è che i giocatori vedono Napoli come un punto transitorio e non come arrivo. Non permetterò mai a nessuno, noi siamo il club più bello del mondo per tanti aspetti, i giocatori dovrebbero correre quando il Napoli chiama. Tanti non lo conoscono come club, è organizzatissimo e paga puntuale: gli altri per farti pagare devi penare. Cura l'aspetto legale come nessuno, sono avanti sotto tanti punti di vista. Ma mi dà fastidio i giocatori che vedono Napoli come un punto di passaggio, è un club che nell'era De Laurentiis ha fatto tantissimo ed i giocatori devono rispettare sempre uno dei club più prestigiosi al mondo"
20.34 - De Laurentiis: "Ringrazio Giuffredi perchè non ha tradito il suo amore per Napoli città, condizione umana e calcio. Molta gente nel calcio si vergogna e non crede ai successi di quindici anni d'Europa, quasi diventa iettatore a favore di Juventus, Milan ed Inter. Il mio plauso per Mario Giuffredi si decupla, è un sostenitore dei colori azzurri"
20.33 - Giuffredi: "Antonelli era ad Ascoli, Di Tacchio fece dieci presenze in B ad Ascoli: andai da Corvino per convincerlo, l'Ascoli non aveva un euro. Lo chiamai per dirgli che avevo chiuso l'affare, avevo un accordo col vecchio presidente dell'Ascoli. Ero abbastanza focoso, chiamai Antonelli per dirgli di parlarci lui per farmi pagare. Con quei soldi ci ho preso la casa con cui sono andato ad abitare con la mia famiglia"
20.30 - Si parla del centrocampista dell'Ascoli Francesco Di Tacchio, acquistato dal direttore sportivo Stefano Antonelli: "Ho sentito tante cose stasera, da Valdifiori a Coppola. Credo di essere stato il primo a prendere un calciatore da Giuffredi, sono contento di averlo fatto: quando uno arriva al successo arriva dietro uno tsunami di critiche, Mario ha fatto il suo lavoro ed è uno dei più bravi in Italia perchè bravo lui e non per i retropensieri. L'unica cosa che mi rende contento è l'esser stato il primo ad avergli dato l'input a fare questo. La storia di Di Tacchio era straordinaria, non giocava mai: Mario mi disse ma perchè non gioca? Gli facemmo fare nove partite in prima squadra in B, Giuffredi andò da Corvino che stava facendo un'operazione importante e non arrivavano i soldi per Di Tacchio. Se poi con quei soldi si è fatto la casa sono felice"
20.27 - Il ricavato dalle vendite del libro andrà ad una fondazione di Don Luigi Merola che aiuterà i ragazzi meno fortunati.
20.24 - De Laurentiis: "Sarebbe stato bello comporre la triade Insigne-Immobile-Verratti, erano stati allenati da Zeman e ci avevamo messo gli occhi sopra: il suo procuratore però disse vado a Parigi, e allora vai a Parigi"
20.23 - Letterio Pino: "Mario aveva il sacro fuoco, tipico di chi è cresciuto per strada. Era un visionario, aveva idee incredibili e lo conobbi quando faceva i raduni a Priverno: venne Perin con Verratti, nessuno si accorse che fossero bravi. Quando vedo Giuffredi nelle classifiche dei migliori agenti ne sono orgoglioso, ci vuole personalità e Mario è un campione per la personalità che ha. Quando era in difficoltà tutti gli amici fedeli gli sono diventati collaboratori"
20.22 - Giuffredi: "Non volevo fare questo lavoro, Elio Letterio Pino ha fatto un danno al calcio italiano (ride, ndr)"
20.21 - Il capo del settore scouting della SSC Napoli Maurizio Micheli: "Mario Giuffredi? La cosa più importante è stata detta dai giocatori, la storia di Mario è la storia del rapporto che ha con i giocatori, il fatto che tra di loro ci sia un buon rapporto rende importante il lavoro. Io parlo poco ma ci tenevo ad esserci per esprimere un sentimento di rispetto verso una persona che lavora con perseveranza e vuole raggiungere un obiettivo: è alla base del rapporto che ha con i giocatori, a volte mi fa piacere vederlo"
20.20 - Di Lorenzo scherza con Gaetano: "C'è tempo per diventare capitao"
20.18 - Interviene anche Gianluca Gaetano: "Sei scudetti? Sarebbe bello (ride, ndr). Con Giuffredi erano due anni che voleva prendermi, potessi tornare indietro l'avrei fatto subito. Gli faccio i complimenti perchè ti dà tutto sé stesso"
20.17 - Politano incalzato da De Laurentiis ("Matteo parla va..."): "Il mio rapporto con Giuffredi? Mario è entrato nella mia vita in un momento un po' particolare, è stato tre giorni a casa mia quando dovevo cambiare agente, è stata un'arma in più a suo favore. Abbiamo affrontato tante scelte assieme, lo scorso anno avevamo pensieri sul rimanere o no a Napoli, insieme a Mario che mi spingeva a rimanere perchè pensava potesse essere l'anno buono"
20.15 - De Giovanni scherza con Mario Rui: "Torna presto dall'infortunio, i tifosi lo amano tantissimo e a lui si legano nell'inizio del cammino del Napoli"
20.14 - Giuffredi: "Mario Rui è l'emblema di chi ha dovuto sempre sudare, sin dai primi anni a Napoli veniva criticato e ha dovuto fare il doppio per meritarsi ciò che era. Non ho mai accettato queste cose, da qui la sensibilità in più nei suoi confronti anche se è quello che mi fa incazzare di più"
20.12 - Mario Rui: "Con Giuffredi sono dieci anni che lavoriamo assieme, siamo partiti dall'essere sconosciuti ed abbiamo creato una carriera bellissima. Gli sono grato per ciò che ha fatto per me, da quando è entrato nella nostra vita l'ha cambiata dal primo giorno. Posso garantire che la mia vita sportiva e personale è migliorata tantissimo ed il merito è suo. Sono onorato di essere qui e sono contentissimo del percorso che ha fatto. Gli sono grado per ciò che ha fatto per me, è apparso nella mia vita. Ti voglio bene"
20.10 - Carmine Coppola: "Conoscevo Giuffredi da una vita, è una persona leale e sono stato la sua prima trattativa fatta. Quello che posso dire di lui è che nelle trattative ama alla follia i giocatori. Io con lui sono stato vicino sempre, merita di stare dove sta. Spesso ci sono pregiudizi sui napoletani, si inventano storie, lui viene dalla strada e si è sudato tutto. Siamo stati due anni senza parlarci, ci si era tappata la vena ad entrambi, poi venne a Messina e mettemmo le cose a posto. Io sono tifosissimo del Napoli, merita tutto e vorrei che Giuffredi continuasse a salire sempre di più.
20.07 - Giuffredi: "Ad Angelozzi voglio bene, è un grandissimo professionista: non ho fatto molti affari con lui, non ci sono interessi economici, ma è uno di quelli che rispetto più nel mondo del calcio. La storia della rinuncia ai soldi era legata ad una situazione economica difficile al Frosinone: rinunciai ai soldi perchè mi sentivo di fare un gesto non verso il Frosinone o verso il presidente, ma nei confronti della persona Angelozzi. La storia dei due giocatori? Mi dissero sarebbero andati al Frosinone, quando non ci vollero più andare feci una brutta figura. Poi li ho mandati via dalla mia agenzia un secondo dopo, perchè nella vita c'è la credibilità e io avevo dato una parola"
20.03 - Interviene il ds del Frosinone Guido Angelozzi: "Mario Giuffredi direttore sportivo? Può fare tutto, viene dalla strada come dice De Laurentiis. Quando sono tornato a lavorare a Frosinone Mario come è stato di un carino fuori dal normale, ha lasciato i soldi della provvigione e sinceramente era una cifra importante. È stato un gesto che ricorderò per sempre. Con lui parlai di due giocatori, mi disse che l'avrei potuto dire già all'allenatore...non arrivarono mai, avevamo tutti gli accordi. Sono orgoglioso di conoscerti"
19.58 - De Laurentiis: "Il lavoro di Giuffredi è il vero lavoro dell'agente, lo rappresenta in tutto e per tutto. In alcuni club ci sono il 50-70% di giocatori stranieri, il procuratore tu lo vedi alla firma del contratto e quando l'amministrazione ogni tanto ti mette sotto il mandato di pagamento della procura. Tu lo vedi poche volte, è una stortura del sistema, come se fosse una tassa che uno deve pagare. Ricordo che quando inizai a fare cinema ho convinto gente come Sordi o Monicelli: gli dissi che erano matti a dare il 10% agli agenti, dissi di chiamare l'avvocato e pagare la parcella per queste cose. Io ero odiato dagli agenti perchè non ho mai pagato percentuali, mio figlio le paga al Bari e quando vedo i contratti televisivi mi girano le palle perchè devo pagare qualcuno che rappresenta l'attore, e dovrebbe pagarlo quest'ultimo. Noi ci siamo inventati che una parte la facciamo pagare dallo stipendio del calciatore, dovrebbe pagarlo lui perchè rappresenta lui. Poi Giuffredi è collaborativo perchè si interpone, ma come ordinamento giuridico e di giustizia sportiva c'è un mare di cazzate che appartiene alla preistoria del nostro mondo. Vogliamo essere industria e non lo siamo, c'è chi veste abiti ufficiali e non molla la poltrona perchè meno si cambia meno si rischia"
19.55 - Il ds del Napoli Mauro Meluso: "Avere un interlocutore diretto e leale è fondamentale, tranne quando gli si chiude la vena ed è meglio chiamarlo una settimana dopo. Ultimamente abbiamo avuto un disguido che è stato risolto per l'intelligenza ch e ci contraddistingue. Avere una persona leale e diretta, e ho lavorato con Giuffredi anche in altri club, è un vantaggio perchè per le esigenze che si ha, spesso ci sono fraintendimenti che con Giuffredi non ci sono mai. È una dote che lo contraddistingue"
19.53 - Giuffredi: "I miei giocatori sono sempre stati gli ultimi a sapere le cose, non gli manco di rispetto ma ci diamo degli obiettivi economici e tecnici quindi so in che perimetro possono muovermi. Poi ci sono volte in cui esci fuori e devi far accettare il giocatore o la società. Ma quel poco che dico ai giocatori, non sono bugie: per questo ho sempre le mogli che ce l’hanno con me continuamente”
19.52 - Luca Marchetti di Sky: "Mario ha detto più cose a noi che ai suoi assistiti, è sempre disponibile: ci chiama per sapere cosa fanno gli altri, se non lo richiami lo fa lui e chiede cosa succede. Ti dà tutto e vuol tutto, c'è un rapporto molto franco perchè nel calciomercato spesso le bugie ci sono eccome"
19.51 - Gianluca Di Marzio: "Che agente è Giuffredi? Molto leale, risponde alla prima domanda che gli facciamo, ovvero di non mandarci fuori strada. Anche con Biraghi ha fatto lo stesso, pensava di aver firmato col Sassuolo e poi su Sky ha visto che era ufficiale alla Fiorentina. Con noi è sempre rispettoso, ha messo adesso whatsapp ma per anni dovevi mandargli gli sms e se non prendeva internet era un problema"
19.50 - Valdifiori: "Giuffredi? Oltre il profilo lavorativo quello che si instaura è il profilo umano: rimane negli anni, basta sentirsi poco per rivivere emozioni che mi ha trasmesso quando l'ho conosciuto in un momento buio della mia carriera. Fece un viaggio per venire da me a Empoli per dimostrare il percorso che voleva fare con me: mi fece tornare vivo, e pensare che doveva andare in vacanza con la famiglia. Poi con lui sono arrivato al Napoli e in Nazionale, e devo ringraziarlo"
19.47 - De Laurentiis scherza: "Male a favorire Lotito"
19.46 - Giuffredi: "Ricordo la trattativa, non faccio il nome ma il presidente Lotito voleva fare un investimento enorme e milionario, dopo un anno il giocatore non rispecchiò le previsioni e c'era un contratto altissimo ed impensabile: li rassicurai, al giocatore non feci perdere un euro perchè trovai un altro che credeva in lui"
19.42 - In sala anche il direttore sportivo della Lazio Angelo Fabiani che racconta il suo rapporto con Mario Giuffredi: "Ho apprezzato le parole di De Laurentiis, Giuffredi è genio e sregolatezza: è scaltro, furbo, lungimirante, ti ama e ti odia, ti scarica e ti ricarica. Sono 25 anni che lo conosco, con lui ho trattato giocatori che da sconosciuti sono diventati dei grandi calciatori. Ricordo due episodi: una volta lo aspettavo alle 16 a Salerno perchè avevamo chiuso un difensore, alle 18 lo chiamai perchè non era ancora arrivato, perchè il calciatore non aveva firmato per questioni familiari. In un'altra circostanza invece facemmo una operazione di qualche milione di euro, dopo un'ora gli dissi che non correva e non andava in campo. Lui mi disse 'non preoccuparti, settimana prossima vengo e risolviamo il contratto': gli fece rinunciare a circa quattro milioni di euro lordi. A Giuffredi devi stargli alla larga quando non è il momento, più che un procuratore è un amico. Sono contento del successo che ha avuto, anche se non è più una bottega economica (ride, ndr). Si è guadagnato tutto col sudore, nonostante le cattiverie che si riservano a chi si fa da solo. Sono contento dell'invito, gli faccio un grosso in bocca al lupo"
19.39 - Giuffredi: "Non tutti i presidenti ti riconoscono se lavori per un giocatore e sei disponibile a non guadagnare. Il fatto che De Laurentiis lo sottolinei è qualcosa che mi rende orgoglioso perchè ha capito la persona che sono e che faccio questo lavoro con amore. Poi i giocatori sanno il mio modus operandi, non ce n'è uno a cui dico trattative o stipendi, per i miei mi sono messo davanti a tutto per tutelarli, ho messo da parte la mia famiglia per dare loro il massimo. Ma vado orgoglioso del fatto che nessuno possa dire che non abbia mai fatto i suoi interessi. Sono sempre stato onesto con loro, mi devono seguire nelle mie idee anche se ho qualche confronto più duro con loro, perchè gli indico la strada giusta. Ho sempre pensato a loro e non a me"
19.37 - De Laurentiis: "Come nell'antica Roma con la donna che fa vedere i suoi gioielli, lui può rinunciare anche ai suoi compensi mentre altri procuratori sfruttano il giocatore per fatturare il più possibile, lui ha onestà intellettuale per dire 'se il giocatore non fa quello che dico io, lo ammazzo'"
19.36 - Giuffredi: "Ho tantissimi terzini? Ho fatto una scelta, chi assiste il terzino è quello che guadagna di meno (ride, ndr). Ho deciso di diventare non ricco ma tranquillo gestendo i terzini"
19.35 - Giuffredi: "C'era Empoli-Torino, durante la partita sentivo Giuntoli al telefono a cui avevo proposto Di Lorenzo e Veretout: mi diceva sempre che voleva il secondo, poi durante il match gli dissi che Di Lorenzo sarebbe andato in un club inglese, sentivo che il Napoli voleva Trippier. In mezz'ora chiudemmo la trattativa, a fine partita andai negli spogliatoi per parlare col presidente Corsi per fargli accettare determinate condizioni. Fummo veloci, il giorno dopo o due scendemmo a Napoli. Mi chiamò De Laurentiis, mi chiedeva notizie su Giovanni e facemmo un'altra chiacchierata prima di questa bellissima favola"
19.32 - Di Lorenzo: "Ringrazio Mario per avermi proposto la post-fazione del libro, abbiamo percorsi simili e abbiamo fatto la gavetta entrambi per arrivare a questi livelli. Non sono uno scrittore, ma siamo riusciti a scrivere una storia ed in questi anni si è venuto a creare un rapporto umano forte sin da subito, e conta molto per me, più di quello sportivo. Napoli? Mario mi ha sempre tenuto nascosto la trattativa, dopo un match con l'Empoli mi disse che era vicino a chiudere un affare con una big, per me fu una sorpresa perchè non mi aspettavo la chiamata del Napoli. Vincere uno scudetto dopo tantissimi anni è qualcosa che mi rende orgoglioso e sono fiero di averlo reso orgoglioso"
19.30 - Dario Massara legge un passaggio del libro su Giovanni Di Lorenzo.
19.27 - Giuffredi: "Non pensavo mai di raggiungere certi numeri, ogni giorno l'ho pensato per viverlo al massimo. Io il mio obiettivo l'avevo e volevo diventare un ottimo professionista. Non ho mai pensato di diventare il più bravo di tutti, ma un ottimo professionista ed una persona rispettata per l'essere umano che sono. Poi i numeri li ho raggiunti sempre grazie all'azzurro, se nove anni fa non arriva la telefonata di De Laurentiis magari la mia attività di agente a certi livelli non parte mai. L'azzurro è stato un colore, un segno, è tutto partito da lì e siamo arrivati a certi risultati"
19.23 - De Laurentiis: "Mario è un irrazionale, non si può che irrazionalmente discutere per venire ad un confronto pesante. Ma da qui nasce una strada che si traduce in un sogno. Nel 1955 Fellini diventò il più grande regista del mondo, ogni persona che ha un sogno non può che essere da strada. Tutti facciamo la strada, come delle mignotte che battono il marciapiede: non vorrei aver fatto una sottolineatura infelice e male interpretata, ma battendo il marciapiede riusciamo a percepire tutte quelle cose che nel quotidiano costruiscono il sogno. Noi in qualche modo interpretiamo i sogni degli altri, lui con tutti i suoi assistiti interpreta i sogni di chi amerebbe vedere una partita non rubata come quella di ieri sera, anche se avete giocato molto bene come altre poche volte ho visto la Nazionale. L'Ucraina era motivata dalla guerra, aveva un sogno di una realtà che nessuno riesce a completare. Abbiamo mogli, amanti, figli, nonni, ognuno di noi ha un baraglio che frena e aiuta a raggiungere forse il sogno. Se fosse tutto facile, il sogno non rimarrebbe tale"
19.19 - Interviene Maurizio De Giovanni: "Mario ormai è un collega (ride, ndr). Sono felice di questo libro, è una modalità di racconto diversa. Il motore di tutto questo è il sogno"
19.17 - Giuffredi: "Perchè il libro? Io ci tenevo a lanciare un messaggio a tutti i ragazzi della mia città, che magari vivono situazioni difficili e che pensano che i sogni non siano realizzabili. Io mi ritengo un ragazzo che ha avuto una vita difficile, penso di non aver fatto nulla di importante se penso a dottori e scienziati. Avevo un sogno e sono riuscito a realizzarlo, il messaggio del mio libro è invogliare a credere nei sogni e percorrerli"
19.16 - Giuffredi: "Ci tenevo a ringraziare tutti i presenti, al presidente De Laurentiis che ci ha concesso la firma della post-fazione da parte di Di Lorenzo, e che ci ha concesso la sala per presentare il libro. Ringrazio anche il Comune di Napoli, nella persona dell'assessore allo Sport"
19.10 - Sono arrivati in sala anche l'attaccante del Napoli Matteo Politano, il centrocampista azzurro Gianluca Gaetano, il terzino partenopeo Mario Rui, l'allenatore del Taranto Eziolino Capuano, più tanti altri procuratori. È arrivato anche Mirko Valdifiori, ex centrocampista del Napoli attualmente alla Vis Pesaro.
Tra gli azzurri, Giuffredi ha in procura Giovanni Di Lorenzo, Matteo Politano, Mario Rui e Gianluca Gaetano, più altri al momento in prestito come Michael Folorunsho (Verona), Antonio Vergara (Reggiana), Matteo Marchisano (Pro Sesto).
I dettagli sul libro:
“Giovanni Di Lorenzo, Matteo Politano e Mario Rui. Oltre a essere giocatori del Napoli, e quindi Campioni d'Italia, hanno una cosa in comune: lo stesso procuratore. Si chiama Mario Giuffredi, è napoletano, e con la conquista dello scudetto ha realizzato un grande sogno oltre che uno straordinario record. Il sogno è quello di veder alzare al cielo il trofeo più importante da uno dei suoi assistiti, il Capitano del Napoli, con a fianco altri due tra i ragazzi della sua scuderia. Il record è quello di essere diventato il primo agente napoletano a vincere un titolo nazionale con ben tre giocatori in procura. In questo libro c'è la sua storia, umana e professionale. Dalla formazione in un quartiere difficile di Napoli, passata anche attraverso momenti oscuri, alla frequentazione del mondo del calcio da talent scout che lo ha portato a diventare presto uno degli agenti più influenti del panorama nazionale. E ci sono anche tantissimi aneddoti legati alle carriere dei tre calciatori, alla stagione dello scudetto, e curiosi retroscena sulle trattative che hanno portato Di Lorenzo e Mario Rui al Napoli oltre a quella che ha permesso a Politano di rimanere in azzurro nella stagione del trionfo”