Scrive così Fabrizio Ponciroli, direttore del mensile Calcio 2000, nella parte finale del suo editoriale per Tuttomercatoweb:
Una stagione sui generis che, comunque, ci sta regalando soddisfazioni europee inattese. Oggi tocca alla Juve. A Monaco non sarà una passeggiata di salute ma la tranquillità di Allegri è un bel punto di partenza. Poi Napoli e Fiorentina, con la speranza che sia, almeno a livello internazionale, l'anno buono. Zeman non ci crede più ma io ci credo alla grande. Perché non possiamo aspirare ad una Juventus finalista e ad un atto finale di Europa League a tinte solo italiane? Non mi pare che gli altri Paesi (Liga a parte) stiano entusiasmando (gli inglesi sono già tutti in poltrona a veder giocare gli altri). Dove sono tutti quelli che dicevano che il nostro calcio era finito, a pezzi, ormai morto e sepolto? Vero, ci manca ancora l'ultimo scalino, quello più difficile ma, signori, già essere dove siamo giunti, con tre squadre ancora in gioco, è un risultato di cui andare fieri (ad inizio anno neanche il più ottimista degli scommettitori avrebbe osato tanto). Ecco, se poi si riuscisse ad arrivare fino in fondo, allora sì che potremmo citofonare a chi ci denigrava e fargli notare che il Made in Italy, nelle difficoltà, sa esaltarsi. E più in difficoltà di noi, ultimamente, non c'è proprio nessuno… Anche Zeman se ne è accorto…