Il caso Osimhen torna sulle prime pagine dei giornali. Non è ancora stata del tutto archiviata la vicenda giudiziaria che coinvolge la SSC Napoli e il presidente Aurelio De Laurentiis in un presunto reato di falso in bilancio per gli acquisti di Osimhen dal Lille e Manolas dalla Roma nel 2020.
Ora tocca alla giustizia sportiva valutare gli atti della procura di Roma sull'inchiesta per falso in bilancio. Le operazioni nel mirino della procura FIGC coinvolgono due operazioni della SSC Napoli che avrebbero generato plusvalenze:
Secondo quanto riporta oggi il quotidiano La Repubblica, ora il procuratore della Federcalcio Giuseppe Chiné ha 30 giorni di tempo per chiedere la revocazione del processo sportivo e dunque archiviare la pratica. Ricordiamo che la questione era già stata oggetto di un procedimento chiuso con il proscioglimento e, dunque, con molta probabilità accadrà lo stesso sul piano della giustizia sportiva.
Tuttavia, La Repubblica ricorda che: "esattamente come successo alla Juventus (inizialmente le plusvalenze furono giudicate insieme) di fronte a fatti nuovi il pm del calcio può chiedere un altro processo". In sostanza, qualora la procura FIGC rilevasse che dalle carte presentate dalla magistratura ordinaria siano emersi nuovi fatti prima sconosciuti, allora potrebbe decidere di imbastire un nuovo processo sportivo, come già accaduto alla Juventus.
In quel caso, allora, riprenderebbe forma lo spettro di una penalizzazione per il Napoli. A tal proposito, La Repubblica spiega perché il Napoli potrebbe davvero temere uno scenario del genere: "La domanda è: esistono fatti nuovi? Nell’inchiesta sono stati ascoltati dalla Guardia di finanza alcuni dei ragazzi coinvolti: da capire se le loro parole riveleranno elementi determinanti. Le sanzioni vanno dall’ammenda alla penalizzazione in classifica".